Formare il manager del futuro con competenze trasversali, tanto di management quanto di Innovation Technologies con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità è l’obiettivo del master nato dalla partnership tra Bocconi e PoliMi
L’importanza di investire nella formazione della futura classe dirigente sembra essere ormai chiara. Questo implica non soltanto impiegare più tempo e risorse per istruire le giovani generazioni, ma anche e soprattutto pensare a modalità di apprendimento alternative, trasversali e valide che vadano oltre le tradizionali tecniche che stentano a tenere il passo con un mondo che corre veloce. Ed è in questo contesto che dall’incontro di due poli universitari d’eccellenza – l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano – che nasce in Italia “Master of Science in Trasformative Sustainability“, il master per creare il manager del futuro.
Master di Bocconi e Politecnico: cosa si studia
Come si può intuire dal nome, l’iniziativa sperimentale ruota a un tema sempre più rilevante: la sostenibilità (ESG).
Inaugurato lo scorso 4 aprile, il master a cui sarà possibile iscriversi a partire dall’anno accademico 2022/2023 svilupperà una didattica congiunta, per cui le due università si impegneranno a erogare insegnamenti in base alle loro aree di competenza. Al Politecnico di Milano spetterà il compito di formare gli studenti sulle nuove tecnologie legate, in particolare, agli ambiti dell’energia, dell’ambiente, della chimica e della mobilità, focalizzandosi su un approccio ingegneristico orientato a progettare, innovare e gestire sistemi sostenibili. Agli insegnamenti legati al management, alla finanza e al diritto penseranno, invece, i docenti dell’Università Bocconi.
In questa prima fase di lancio, saranno 50 gli studenti che avranno la possibilità di iscriversi al master diretto da Francesco Perrini, professore ordinario di economia e gestione delle imprese in Bocconi, e Raffaella Cagliano, professoressa ordinaria di people management and organization al Politecnico saranno i direttori del corso.
«La trasformazione sostenibile è oggi una sfida imprescindibile per le imprese – ha dichiarato il rettore della Bocconi, Gianmario Verona -. La sostenibilità non è solo uno dei pilastri su cui si basano i piani per l’Europa del futuro, ma oggi deve entrare a far parte del Dna di ogni modello di business affinché l’impatto delle imprese possa essere sempre più positivo. È fondamentale per noi formare futuri manager che abbiano questa visione».
Quali competenze avrà il manager del futuro
Il manager del futuro deve avere una serie di competenze trasversali, tanto di management quanto di Innovation Technologies, ma avere anche particolare sensibilità ai temi della sostenibilità. In breve, attraverso il Master of Science in Trasformative Sustainability si rende concreto tutto ciò che richiede oggi il mercato del lavoro, proponendo anche percorsi dedicati ai temi di etica e di diversity&inclusion, come anche la formazione in ambito di data analytics.
«La tecnologia è, senza ombra di dubbio, il fattore abilitante delle grandi trasformazioni in atto, come nel caso della sostenibilità in tutte le sue accezioni. Impatta in modo decisivo sui processi di business e orienta imprese ed enti pubblici verso piani di sviluppo complessi di cui gli SDGs sono elementi fondativi – ha aggiunto il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta -. Da qui il nostro contributo e la necessità di combinare le competenze tecniche e formative dei nostri due atenei su tematiche chiave per la crescita economica e sociale».