Il ruolo del Brand Specialist è tanto analitico quanto creativo. È la figura addetta a promuovere il marchio e valorizzarlo, renderlo unico, riconoscibile e originale. Una guida
Per la rubrica Identikit Professioni vi presentiamo il Brand Specialist.
Ci si è ormai abituati a sentire e imbattersi in nomi di professioni di cui solo fino a qualche anno fa non si conosceva l’esistenza. Social Media Manager, Content Creator, Full-stack Developer, Web Analytics Manager, Home Stager, Digital Product Designer sono alcuni esempi di job title che da qualche tempo riempiono le pagine di recruiting sul web.
Oltre a essere del tutto sconosciute, erano figure su cui praticamente nessuno avrebbe scommesso.
E invece eccole qua, a popolare i team di lavoro, diffondendosi sempre più e diventando dei tasselli indispensabili all’interno delle aziende.
Che siano professioni in ascesa lo conferma anche la Classifica di LinkedIn – Lavori in Crescita in Italia 2023 – che di recente ha stilato una lista di ben 25 professioni che negli ultimi cinque anni hanno registrato una certa crescita e che contribuiranno a definire i trend futuri del mercato del lavoro.
E sorpresa (o forse no), il Brand Specialist è tra queste. Scopriamo quindi qualcosa in più su questa figura, cercando di mettere insieme le competenze utili per diventare uno specialista del marchio e individuando quali opportunità di carriera offre.
Chi è il Brand Specialist e qual è il suo ruolo in azienda
Il suo ruolo principale si può riassumere in questo modo: costruire valore attorno al marchio, renderlo unico, riconoscibile e originale. In stretta collaborazione con il comparto marketing e sales, il Brand Specialist definisce l’identità di un marchio al fine di migliorare la Brand Identity, ovvero la percezione dell’azienda agli occhi dei consumatori.
Dall’analisi del mercato, dei competitor e del target di riferimento alla costruzione dell’identità visiva, questo professionista deve saper adottare le giuste strategie di sviluppo e di posizionamento del marchio e – ovviamente – un efficace storytelling sia online, attraverso i social media, sia offline.
Questo perché, individuare il giusto linguaggio, farlo proprio e replicarlo costantemente attraverso i vari canali è fondamentale non solo perché aiuta a incrementare la notorietà del marchio, ma ne aumenta al contempo il valore dell’azienda in generale.
Si va dalla creazione di un logo accattivante alla messa a punto di una campagna pubblicitaria convincente, passando ovviamente per il packaging e tutto ciò che contraddistingue il brand e che ne può determinare il successo.
I brand Specialist puntano, infatti, a garantire l’allineamento degli aspetti visivi a quelli più astratti e meno “tangibili” – come il tone of voice o il purpose – così da trasmettere una visione univoca del marchio.
Più nello specifico, quelle elencate di seguito sono molte delle mansioni che fanno capo al Brand Specialist:
- controllo di coerenza del marchio su tutti i contenuti, canali e touchpoint;
- controllo di coerenza rispetto al business plan;
- controllo del posizionamento del brand;
- gestione del budget del marchio;
- studio dell’efficacia di innovative brand strategy;
- sviluppo di brief creativi per agenzie e partner esterni;
- sviluppo di strategie per le piattaforme social
- sviluppo di guide e manuali.
Analisi ma anche tanta creatività
Il ruolo del Brand Specialist è tanto analitico quanto creativo. I dati sono, infatti, la base da cui partire per creare qualsiasi progetto o campagna di brand awareness, ma ricordiamoci che al marketing piacciono anche le emozioni.
Questo significa che per valorizzare davvero un marchio, diffonderlo e guadagnarsi la loyalty del proprio pubblico servono anche empatia, creatività e attenzione a determinati temi che stanno a cuore della community. Ecco perché lo specialista del marchio deve anche tenere in conto di dover far ricorso ad alcune tecniche tipiche della psicologia e delle neuroscienze.
Le skill del Brand Specialist
Le principali qualità di un Brand Specialist sono organizzative, analitiche e gestionali (e tra queste rientrano le skill in Content Marketing e le tecniche SEO), ma non possono mancare l’attitudine di relazionarsi con le varie figure aziendali, come anche la flessibilità, la versatilità, la capacità di coordinare i team e il problem solving.
Sono, infatti, tutte competenze necessarie per garantire la realizzazione di contenuti e strategie originali e coinvolgenti per entrare in empatia con gli utenti.
In generale, comunque, è una professione nuova e quindi in continuo divenire, non solo per quanto riguarda le skill, ma anche per le tecnologie che supportano le attività del Brand Specialist.
Formazione del Brand Specialist
Come per altre professioni emergenti, anche nel caso del Brand Specialist non esiste ancora un percorso universitario ad hoc mirato alla formazione di questa figura. Ma sono molte le lauree che possono aiutare ad acquisire le giuste competenze.
Eccone alcune:
- Economia e marketing;
- Comunicazione digitale e Pubblicità;
- Comunicazione multimediale e tecnologie dell’informazione;
- Media e Digital Management
In alternativa (o in aggiunta) si può pensare di seguire dei corsi di specializzazione in digital marketing, comunicazione, informatica e content creation.
Lo IED offre un master in Brand Management and Communication per analizzare i processi di gestione, comunicazione e strategia di marca, proponendo soluzioni creative.
La PoliMi Graduate School of Management propone un corso intensivo in Brand Management per aiutare ad acquisire una visione chiara e completa del processo di gestione di un marchio e imparare a padroneggiare gli strumenti e le metriche di riferimento.
(Ma si sa, indipendentemente dal percorso di studi e dalla tipologia di formazione, alla fine è l’esperienza sul campo che aiuta davvero a diventare competenti).
Retribuzione
Lo stipendio medio di un Brand Specialist è di 35mila euro lordi all’anno (circa 1.800 euro netti al mese). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 22.400 euro lordi all’anno e superare gli 85mila euro lordi all’anno.