I ruoli che un laureato in giurisprudenza può svolgere in azienda sono tanti, e ogni figura detiene mansioni, compiti e responsabilità differenti. Ma li accomuna la forte motivazione che li spinge a intraprendere un percorso professionale simile. Scopriamo di più sulla Direzione Legal
Per la rubrica “Identikit Professioni” vi raccontiamo cosa significa lavorare nella Direzione Legal di un’azienda.
Al contrario di quanto la classica immagine di un avvocato in giacca e cravatta o tailleur e décolleté possa far credere, queste figure non passano le loro giornate unicamente in tribunale a combattere cause e preparare arringhe, ma possono svolgere il loro ruolo anche all’interno di aziende.
Capiamo quindi in cosa consiste il loro lavoro e soprattutto come si declinano le varie figure che compongono la Direzione Legal di un’impresa.
Entra nel concreto! In questo video Federico Arcuri ti racconta cosa significa lavorare in un’azienda come Avvocato!
Quali professionisti lavorano nella Direzione Legal di un’azienda
Cominciamo col dire che, in genere, la Direzione Legal è caratterizzata da diversi professionisti- il General Counsel, l’Head of Legal, il Legal Counsel e il Legal Specialist – tutti quanti accomunati da una forte motivazione e propensione a intraprendere questa tipologia di carriera, oltre che (ovviamente) dal percorso di studi per formarsi come esperto del settore.
Vediamo adesso i ruoli e le peculiarità di ciascuna delle figure appena accennate.
General Counsel
È la figura che gestisce la consulenza legale, la segreteria del consiglio di amministrazione, la corporate governance e infine la compliance, soprattutto in riferimento al Dlgs 231, privacy e legge antitrust. Inoltre, affianca l’azienda nelle sue scelte strategiche e operative di business e possiede una visione di insieme del team con cui lavora a stretto contatto.
Il General Counsel deve essere competente in materia di business e deve possedere, inoltre, spiccate doti di pianificazione strategica, gestione del rischio e del proprio tempo. Ogni giorno intrattiene relazioni con interlocutori (anche) stranieri, ecco perché la conoscenza della lingua inglese diventa imprescindibile.
Head Of Legal
È una delle figure più importanti che opera di solito al fianco del General Counsel e si occupa di gestire, analizzare e pianificare strategicamente le attività per individuare gli obiettivi di business dell’azienda in cui opera, nonché situazioni e criticità di natura legale. Svolge funzioni manageriali che prevedono la realizzazione di piani strategici utili ai fini legali dell’impresa presso cui opera, collaborando con i consulenti interni ed esterni all’impresa.
Legal Counsel
È il professionista che deve, in primis, essere competente in contrattualistica nazionale ed internazionale, avere conoscenze in ambito compliance, nonché informatiche, capacità analitiche e di lavoro in team, ma anche di sintesi e negoziazione. Si occupa, infatti, di gestione della contrattualistica, assistenza legale, pareristica nel diritto civile, amministrativo, societario, e molto altro, sempre negli ambiti di interesse dell’azienda. A questa figura compete, inoltre, lo studio di testi giuridici con il monitoraggio costante dell’evoluzione normativa (e qui vi tornerà in mente la figura dell’avvocato sommerso tra libri e manuali di diritto).
Legal Specialist
Il Legal Specialist si occupa della gestione dello sviluppo e implementazione delle norme e regole interne all’azienda, nonché la gestione, supporto e aggiornamento dei documenti legali. Anche il Legal Specialist, come del resto tutti i professionisti di cui abbiamo parlato, deve possedere un’ottima capacità di analisi, di ricerca e di approfondimento.
Direzione Legal, ecco le soft skill più che necessarie, fondamentali
Ma in merito alle soft skill, quali sono le competenze attitudinali che chi sceglie la carriera legale, indipendentemente dal ruolo specifico che svolgerà in azienda, deve assolutamente possedere e che lo aiuteranno nelle sue mansioni quotidiane? Eccone tre imprescindibili:
Pazienza
Una spiccata propensione al problem solving e la capacità di lavorare in situazioni di stress e tensione, riuscendo a conciliare i tempi e le varie richieste con tutti i cavilli giuridici e burocratici, contribuiscono a formare la figura dell’avvocato ideale.
Precisione
“La legge non ammette ignoranza”, no? Ecco che se in qualsiasi lavoro è necessario essere attenti e professionali, il rigore dell’ambito giuridico richiede una precisione ancora maggiore.
Empatia
Dimostrarsi empatici sul lavoro è fondamentale, per capire i bisogni degli altri e rapportarsi con i colleghi nella maniera migliore.
Oltre a queste attitudini personali sarebbe utile che tutte queste figure possiedano anche un’ottima proprietà di linguaggio che li aiuta a interfacciarsi con le diverse funzioni aziendali. Utilizzare, infatti, un linguaggio comune, chiaro e limpido è un ottimo modo per spiegare concetti che possono essere anche ostici e assicurarsi che anche l’interlocutore che non mastica i termini troppo tecnici del settore possa comprendere appieno il messaggio.
Certo, le doti di public speaking sono fondamentali, ma vogliamo parlare di quanto sia importante avere una buona memoria? Leggi, codici, norme, decreti e burocrazia varia, quali altri modi potrebbero esistere per assicurarsi di non dimenticarli se non fissandoli bene in mente?
Ma capiamo meglio quale sia la motivazione più grande che spinge una persona a intraprendere questo tipo di carriera. Sicuramente – le più importanti – sono la curiosità e la passione per il diritto. Quest’ultima attitudine deve continuamente dialogare con un forte orientamento al business. È questa la sfida maggiore.
Percorso di studi per lavorare nella Direzione Legal di un’azienda
A differenza di altre professioni, per cui un determinato percorso di studi non è vincolante o comunque esiste la possibilità di seguire dei corsi o master per specializzarsi nel settore in cui si lavorerà, nel caso di una carriera in ambito legal si deve necessariamente intraprendere un percorso di studi in giurisprudenza.
Purtroppo, non ci sono molte alternative! Infatti, di solito quasi tutti i consulenti legali d’azienda sono o sono stati anche degli avvocati nell’ambito del loro percorso professionale. In fondo, lo stesso nome – Legal – suggerisce che occorre avere un’ottima preparazione nell’ambito giuridico e legale.
Retribuzione di un professionista della Direzione Legal
Secondo le stime di LegalCommunity, la retribuzione media di una figura che opera nella Direzione Legal di un’azienda varia chiaramente in base al ruolo e agli anni di seniority.
Per avere un’idea, un professionista con 2/3 anni di esperienza ottiene uno stipendio medio di circa 40/50mila euro netti all’anno. La retribuzione media sale a 51/60 mila euro per i professionisti con 4/5 anni di esperienza e a 65/80mila euro per chi ha alle spalle una carriera lunga 6/7 anni. Chi matura un percorso di 10/13 anni può arrivare a guadagnare delle cifre che si aggirano tra i 110mila e i 130mila euro all’anno. Uno stipendio medio di un Head of legal ammonta a 130/150mila euro annui, e può superare i 500mila euro nel caso si svolga il ruolo di General Counsel.
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