Advocates, partecipazioni a programmi nazionali e internazionali contro la differenza di genere, proposta di modelli da seguire, impegno nel creare un legame tra scienza e costruzione della carriera fin dalla giovane età. Tutto questo e oltre quello che fa 3M per sostenere le giovani donne nella scelta del percorso di studi e di carriera in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico, cioè STEM
Se forse qualcuno vi ha fatto credere di non essere all’altezza di occuparvi di materie scientifiche, è ormai giunto il momento di dimostrare che si stava sbagliando. Perché voi ragazze, voi giovani donne che state compiendo i primi passi verso la vita da adulte, potete anche sognare di diventare ingegnere aerospaziali, creatrici di robot, esperte di big data, e riuscirvi. Chi su di voi, sul vostro apporto al grande processo innovativo che stiamo vivendo, ripone grandi speranze è la multinazionale americana 3M.
Fondata nel 1902 e oggi composta da oltre 95mila dipendenti sparsi in tutto il globo, 3M è impegnata nel creare soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita di tutti i giorni grazie alle potenzialità della tecnologia; diversi i marchi di proprietà (tra questi: Scotch e Post-it, sì, i classici fogliettini colorati con l’adesivo) e più di 60mila i prodotti realizzati.
Da anni l’azienda è impegnata a promuovere la diversità e l’inclusione all’interno della propria realtà e a contribuire in maniera concreta alla riduzione del divario tra istruzione e occupazione nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), con particolare attenzione alla differenza di genere che vede le giovani donne ancora in netta minoranza nel perseguire percorsi di studio e professionali in questi ambiti.
Proprio su questo argomento abbiamo intervistato Mariagrazia Perego, Diversity & Inclusion Advocate di 3M.
Ragazze nelle STEM, c’è ancora molta strada da compiere
Partiamo dai numeri. Qual è la situazione delle ragazze nelle STEM?
«I risultati dello State of Science Index (SOSI), l’indagine annuale realizzata da 3M che analizza la percezione della scienza a livello mondiale, parlano chiaro. Le donne sono una parte significativamente sottorappresentata della forza lavoro STEM e, soprattutto, una fonte di potenziale non utilizzato per colmare il divario di talenti. In Europa, infatti, solo il 33% dei laureati in materie STEM è di sesso femminile. E guardando al futuro, la situazione non sembra affatto migliorare: si stima, infatti, che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico.
Sebbene il 94% del campione intervistato a livello globale riporta che la scienza è importante nella vita quotidiana, il divario di genere nelle STEM è dunque ancora rilevante: per l’84% è necessario fare di più per incoraggiare e mantenere le donne impegnate nell’istruzione STEM, e per l’81% le donne sono una fonte di potenziale non sfruttato nella forza lavoro STEM.
Barriere prevalentemente di tipo economico impediscono agli studenti e alle giovani donne di accedere ad una solida istruzione STEM, insieme alle responsabilità personali, come la necessità di guadagnare per provvedere alla famiglia. A ciò si aggiunge la mancanza di incoraggiamento verso le donne nel perseguire le materie scientifiche e la mancanza di modelli (role model) femminili da seguire e dai quali lasciarsi ispirare».
Come 3M supporta la parità di genere nelle STEM
Quanto conta la diversità e l’inclusione per 3M?
«La valorizzazione delle diversità è per noi un tassello fondamentale a sostegno dell’innovazione. Per questo, in 3M, siamo costantemente impegnati nel creare un ambiente inclusivo in cui i dipendenti possano sentirsi parte integrante dei nostri valori e liberi di innovare. Dunque, investiamo molto in formazione e sviluppo nell’intento di colmare divari esistenti, sensibilizzare su temi sociali ed eliminare ogni forma di discriminazione.
Inoltre, 3M è ambasciatrice della STEM equity anche all’esterno, con lo scopo di favorire una maggiore rappresentanza femminile e non solo. Infatti, una delle aree chiave della mission di 3M a supporto della scienza consiste proprio nella creazione di una sinergia diretta tra percorsi d’istruzione e datori di lavoro nei settori STEM. Riteniamo, infatti, che le aziende possano giocare un ruolo rilevante nell’estendere a tutti l’accesso a queste opportunità».
Chi sono i 3M “Advocates” e qual è il loro ruolo nella diffusione della cultura scientifica?
«I 3M Advocates sono i nostri portavoce per le tematiche legate alla Diversità e Inclusione e alla STEM Equity. Alcuni operano a livello interno, trattando tematiche legate all’empowerment femminile, all’orientamento sessuale o alle diverse abilità per citarne alcuni. Altri, invece, soprattutto nel caso specifico delle STEM, rappresentano dei modelli di ruolo per le nuove generazioni nell’intento di stimolare l’interesse verso queste discipline, incoraggiando i più giovani a non farsi ostacolare da pregiudizi personali o sociali.
Ne è un esempio concreto l’attività portata avanti da Patrizia Capogreco, Technical Supervisor e Advocate for Diversity in STEM, impegnata costantemente in giornate di orientamento professionale con scuole e università con l’obiettivo di aumentare l’esposizione e la fiducia nelle STEM attraverso il racconto della sua esperienza personale, nell’intento di rendere il suo ruolo più visibile e accessibile.
Tengo però a dire che non è necessario ricoprire una posizione STEM per stimolare le giovani donne ad accostarsi a tali discipline affinché apprezzino e approccino la scienza nella piena convinzione di poter intraprendere validi ed appaganti percorsi professionali in settori quali la fisica, la matematica, l’ingegneria, le tecnologie digitali. Nel mio ruolo di giurista di impresa in una multinazionale votata alla scienza, e avendo io stessa enorme fiducia nella scienza, ritengo fondamentale attrarre talenti nel settore STEM».
Quali sono i progetti messi in campo da 3M per ridurre il divario di genere nei percorsi di studio e nelle carriere STEM?
«In 3M, un’area chiave della nostra attività di advocacy è l’enfatizzazione del legame tra educazione scientifica e occupabilità. In Italia, la partecipazione a programmi come #IamRemarkable, InspirinGirls e 4 Weeks 4 Inclusion ne sono un esempio.
A questi si aggiunge il contributo che 3M e dipendenti, tutti volontari, apportano continuamente per inspirare giovani studentesse a creare quel legame tra scienza e costruzione della carriera fin dalla giovane età. È quanto si propone il programma Pop-up STEM Lab con l’associazione Kairos che promuove il superamento delle barriere culturali, sociali e comportamentali dei minori attraverso la creazione di un contesto scolastico aperto che utilizza metodologie innovative di educazione STEM, con l’obiettivo di migliorare la formazione di 700 studenti di tre scuole della periferia di Milano e contrastare la povertà educativa in aree svantaggiate.
Role Model – Ispirare le donne del futuro
Inoltre, nell’intento di fornire alle giovani ragazze dei modelli femminili a cui ispirarsi, 3M ha realizzato la campagna interna “Role Model – Ispirare le donne del futuro”. Un progetto che ha visto la realizzazione di video ispirazionali che, grazie al coinvolgimento di 16 donne, dipendenti 3M con diversa seniority, raccontano settori lavorativi e percorsi formativi differenti, nell’intento di sensibilizzare le nuove generazioni a prendere decisioni sul proprio iter professionale scevre da condizionamenti di genere, nella convinzione che non esistono professioni riservate agli uomini o alle donne, bensì percorsi che ciascuno può svolgere acquisendo le necessarie competenze. L’ascolto ed il confronto con altre donne sono essenziali per lo sviluppo personale e per consentire alle giovani ragazze di esprimere appieno tutto il loro potenziale traendo coraggio, ispirazione e motivazione da chi ha già intrapreso determinati percorsi professionali e ha dimostrato di aver brillantemente superato certe prove.
3M Visiting Wizards
Agli studenti delle classi elementari e medie è dedicato invece il programma 3M Visiting Wizards che, grazie ai dipendenti dell’ambito STEM che si fanno portavoce del programma, si propone di incoraggiare i giovani ad interessarsi alla scienza e alla tecnologia fornendo interessanti dimostrazioni educative ed esperimenti pratici su una varietà di argomenti scientifici.
Questi progetti sono azioni concrete finalizzate al raggiungimento di uno degli obiettivi globali di sostenibilità: fornire 300.000 ore lavorative di volontariato basato sulle competenze da parte dei dipendenti 3M per migliorare la vita e aiutare a risolvere le sfide più difficili della società entro la fine del 2025. Un percorso che conferma l’impegno di 3M nel contribuire a creare una società più inclusiva, che coinvolga le nuove generazioni dal principio e le renda consapevoli di tutte le opportunità, superando le barriere economiche, sociali, culturali e di genere».