Un’opportunità per fare un’esperienza unica e arricchente, partecipando a un corso gratuito che aiuta a capire come fare scienza in un contesto culturale molto diverso dal nostro. Scopriamo insieme com’è organizzato il corso online promosso da SeedScience Onlus
Partecipare a un corso gratuito che aiuta a capire come fare scienza. Se ci fermassimo a questa descrizione del corso online promosso da SeedScience Onlus, l’associazione nata nel 2019 da un giovane team di scienziati, educatori e altri esperti, che collabora con ONG in Ghana, Tanzania e Uganda per sostenere gli insegnanti locali di scienze nel fornire un’educazione di qualità agli studenti, sarebbe riduttivo.
SeedScience online course: che cosa rappresenta
Come ci hanno raccontato Michele Raggio – chimico, PhD in Scienze dei materiali, co-fondatore e presidente di SeedScience – e Marta Abbà – laureata in Fisica e giornalista (che per altro scrive per alcune testate del nostro Network, ndr), nonché volontaria e responsabile comunicazione della Onlus – è un’opportunità per fare un’esperienza unica e arricchente.
Non esistono, infatti, altri corsi STEM che consentono di sviluppare attività e competenze di educazione scientifica informale con insegnanti del Ghana e dell’Uganda, ed entrare così a contatto con la metodologia di SeedScience basata sull’approccio pratico. Il tutto confrontandosi e collaborando con altri studenti, educatori, comunicatori, in lingua inglese.
«Quello che fa SeedScience online course è mettere in contatto giovani di diversi Paesi – ricorda Michele -, prevalentemente, ma non esclusivamente, con background scientifico, che sono spinti da una curiosità che li porta ad andare oltre il contesto quotidiano e di connettersi con altri ragazzi, insegnanti giovanissimi, anche di diciannove-vent’anni, e professori di Ghana e Uganda. I ragazzi che hanno partecipato alle precedenti edizioni hanno particolarmente apprezzato la possibilità, da una parte, di accedere a una formazione dal punto di vista didattico-scientifico e, dall’altra, di avere un’esperienza interculturale».
«Negli anni hanno partecipato ragazzi che, pur non avendo un vivo interesse per l’insegnamento, erano affascinati dalle materie STEM – ribatte Marta -, perché fornisce loro un’opportunità di confronto. Il percorso prevede infatti non solo lezioni one-to-many, ma anche dei momenti collaborativi e dei lavori di gruppo, che si portano avanti con persone che hanno background estremamente differenti: si tratta di un’esperienza forte che al contempo è anche molto formativa».
«E questo è vero anche dal punto di vista della comunicazione – sottolinea Michele -: nonostante non ci siano unità del corso che toccano esplicitamente questo aspetto, l’interazione costante da remoto, con strumenti diversi (chat, videocall, whatsapp, ecc..) e persone di culture diverse porta ad allenare questa “competenza”».
Il corso in breve, i requisiti per partecipare e come candidarsi
Le attività saranno online e autogestite, con scadenze settimanali. Per due mesi, ogni due settimane saranno schedulati degli incontri di 2 ore, il venerdì. I corsi avranno inizio l’8 marzo e termineranno il 4 maggio. I primi due incontri saranno alle ore 15.00 e gli ultimi 3 alle ore 16.00.
Il bando è aperto a 10-15 persone di nazionalità italiana e per partecipare serve:
- avere una buona conoscenza della lingua inglese;
- aver raggiunto l’età del consenso entro la data di candidatura;
- compilare e inviare il modulo di iscrizione, entro il 25 febbraio (il 28 saranno comunicati i risultati).
I criteri di selezione sono semplici, servono:
- passione per l’educazione;
- interesse per l’educazione scientifica;
- precedenti esperienze interculturali;
- potenziale supporto futuro ai progetti SeedScience;
- i partecipanti sotto i 30 anni saranno privilegiati.
Per candidarsi è sufficiente compilare il form a questo link.