Tutto ha inizio quando tu, aspirante matricola, accedi per la prima volta al sito dell’Ateneo di interesse. In pochi attimi riesci ad avere informazioni sul corso adocchiato già da tempo e, indovina un po’? Ti iscrivi!
Già in questa fase familiarizzi con termini come “laurea magistrale” e “laurea magistrale a ciclo unico”.
Riesci presto a farti un’idea ma è già in questa fase che s’insinua il malinteso… E vedremo subito perché.
Con la tua laurea di primo livello alle porte, quando cominci a pensare al passo successivo, ti rendi conto di aver sentito spesso parlare di Masters ma di averli sempre archiviati mentalmente come qualcosa che non poteva essere di tua competenza. Hai pure maturato l’idea di continuare a studiare all’estero? Sei in confusione? Non puoi che continuare a leggere questo articolo!
Andiamo al dunque! In linea di massima, uno studente italiano in possesso di una laurea di primo livello potrà cercare lavoro o continuare a studiare.
Nel secondo caso egli potrà accedere ad un corso di Laurea Magistrale che in alcune università italiane potrà essere tenuto anche in lingua inglese. Nel secondo caso l’università si propone di attrarre studenti dall’estero e pertanto si avvale della denominazione inglese che è, udite udite, Master’s degree che viene abbreviato con le sigle MSc o MA (nei casi di Master of Science e Master of Art).
Fermi restando i requisiti di ingresso relativamente al titolo, al merito e alla lingua, il neo laureato triennale può anche decidere di emigrare all’estero (chissà perché lo fa!?) e conseguire un Master’s degree, diciamo, ‘native’.
Alternativamente lo studente in questione, potrà optare per un, udite udite, Master universitario! La cosa si complica, ma non più di tanto.
Entrando un po’ più nel dettaglio dei requisiti, un laureato di primo livello potrà accedere ad un Master universitario di primo livello, mentre, per poter accedere ad un Master universitario di secondo livello occorre essere in possesso della Laurea Magistrale. Di cosa si tratta? Il Master universitario, sia esso di primo o di secondo livello, è un titolo rilasciato dalla stessa università italiana che elargisce il corso di perfezionamento ed alta formazione. Precisiamo subito che lo studente di primo livello interessato ad una carriera di ricercatore o accademica dovrà piuttosto optare per una Laurea Magistrale, dal momento che il Master di primo livello non consente l’accesso al Dottorato di Ricerca, fornendo più che altro conoscenze e competenze in un determinato campo di studio o in un’attività professionale. Talvolta si tratta di corsi organizzati dalle università in collaborazione con le aziende, al fine di rendere le conoscenze degli studenti, più facilmente spendibili nel mondo del lavoro, facilitandone così l’accesso.
Tutti gli altri master di cui sentirete parlare sono corsi non universitari, pubblici o privati, in cui il termine master si riferisce al corso stesso e non al titolo rilasciato a chi frequenta tale corso. Non ci addentriamo in merito al fine di non fare creare inutile confusione.
Piuttosto c’è da puntualizzare che ad oggi, uno studente in possesso di una Laurea Magistrale italiana, detiene uno spettro di conoscenze e competenze paradossalmente un po’ troppo ampio per le richieste attuali del mondo del lavoro, che tendono ad essere sempre più “verticali”. I Master universitari italiani tendono dunque a fare da ponte tra l’università e l’azienda. Il Master’s degree estero, mediamente, tende invece ad inglobare quella verticalizzazione delle competenze che viene qui affidata ad un ulteriore corso di studi.
L’autore: Ivano Guastella, 27 anni, ha conseguito a Febbraio 2015 la laurea in ingegneria elettronica presso l’Università degli studi di Catania. Da marzo 2016 sarà in Inghilterra per frequentare un master degree in avionica.
Ha partecipato alla gara “Ti piace scrivere? Aiutaci a creare contenuti per il blog!” perché ha sempre ritenuto che l’informazione, in ambito universitario, sia qualcosa di cruciale. Questa gara gli ha dato modo di esprimere, sulla base delle sue esperienze personali, tutto ciò che ha ritenuto utile in termini di informazioni, per laureandi, laureati e per chi sta valutando di intraprendere un percorso accademico.