Le 5 regole d’oro per farsi trovare dal lavoro dei sogni. Cosa scrivere sul CV

Un CV scritto e impostato ad hoc per non passare inosservati durante l’infinita selezione dei recruiter e dei software ATS? È possibile, vi spieghiamo noi come fare

Aggiornato il 23 Dic 2022

Maria Ubiali

Esistono delle regole da seguire oggi per trovare lavoro? Quali sono gli elementi di attenzione quando si scrive un CV?

Innanzitutto la prima cosa da tenere sempre ben presente è che oggi i curriculum si inviano o tramite appositi form online o tramite e-mail.

Inoltre, a fare la prima scrematura dei curriculum non sono più solo le persone che si occupano di recruting, ma anche i software ATS (acronimo di Applicant Tracking System, letteralmente ‘sistema di tracciamento dei candidati’), che in alcuni casi si avvalgono anche dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi di Machine Learning.

Per capirci: fanno una ricerca di parole chiave e analisi sintattica e solo quei curriculum che rispettano i criteri impostati in origine passano alla fase successiva di selezione.

Le regole per trovare lavoro

Ecco quindi 5 consigli per scrivere un curriculum a prova di umano, e di macchina, emerse dall’esperienza sul campo di InfoJobs, una delle più importanti piattaforme in Italia per la ricerca di lavoro online:

1. I must have del cv online

Innanzitutto è importante indicare in modo chiaro titolo di studio, job title e categoria professionale. Solo così è possibile essere intercettabili in modo più veloce dagli HR. Sono queste infatti per prime informazioni che fotografano chi siamo e a cosa aspiriamo.

È bene tenere a mente che un CV di successo contiene soltanto le informazioni rilevanti per la posizione per la quale si vuole candidarsi. Per questo è necessario studiare in modo approfondito sia l’annuncio di lavoro che il sito web dell’azienda alla quale mandare l’application. (Questo significa che, come le cover letter, anche i curriculum vanno personalizzati e adattati alle varie realtà lavorative).

2. Inserire tutte le keyword

Bisogna considerare che più del 70% dei CV ricevuti non riesce a “oltrepassare” i sistemi di scanning dei software ATS. Perché? La risposta è semplice, i CV eliminati non contengono le parole chiave adatte a superare la selezione elettronica.

Ecco perché nei CV online è fondamentale inserire tutte le possibili keyword che fanno riferimento alla professione. Esistono anche dei software che vanno in aiuto dei candidati andando a ricercare le parole più utilizzate nell’annuncio di lavoro per poi inserirle all’interno del CV.

Struttura, sezioni, layout, sono elementi fondamentali da tenere in considerazione nella scrittura del tuo CV, ma è chiaro che alle parole spetta la priorità assoluta. Attenzione però: bisogna evitare l’effetto lista, quindi una buona escamotage è distribuirle in maniera opportuna nel testo.

Alcuni esempi

Ad esempio, per un commesso è utile inserire almeno “addetto vendite” e “assistente alla vendita”, e per un venditore indicare alcuni sinonimi come “agente di commercio”, “consulente commerciale”, “account manager”, ecc.

3. Dare evidenza delle preferenze

Nei cv online è possibile indicare anche le preferenze su quegli aspetti che potrebbero fare la differenza per noi.

Dal preferire una postazione fissa alla predilezione per il lavoro da remoto, fino ad arrivare a chi adora le trasferte: sul curriculum è importante mettere in evidenza i propri desiderata, così da far sapere subito alle aziende cosa ci potrebbe attirare di un posto di lavoro e che cosa ci spingerebbe a sceglierlo.

4. Il CV cambia con noi, aiutiamolo a cambiarci

Tra le regole d’oro per trovare lavoro c’è quella di tenere costantemente aggiornato il profilo professionale, che deve essere un vero e proprio racconto di chi si è e cosa si vuole raggiungere in quel momento specifico, ricordandosi di valorizzare gli aspetti che ci rendono adatti e predisposti al nuovo ruolo.

5. Inserire tutte le competenze

Se da una parte inserire le competenze linguistiche o tecniche è importante, dall’altro non bisogna dimenticarsi di tralasciare anche le soft skill che si possiedono come comunicazione, leadership, teamworking e le diverse esperienze che negli anni sono state maturate sul campo (ad esempio un’esperienza all’estero, la partecipazione a corsi di formazione, hobby particolari e spendibili in una professione).

Una skill in più aiuta i recruiter a inquadrare al meglio un profilo e potrebbe trasformarsi in un elemento chiave per raggiungere un nuovo obiettivo professionale.

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Redazione
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