Frequentare un master è la strada più veloce per imboccare una carriera promettente, lo rivelano gli studi sui giovani occupati, ma andiamo per ordine. Conseguita la laurea (triennale o magistrale) ci si trova spesso a interrogarsi su cosa fare: buttarsi nel mondo del lavoro o proseguire ulteriormente negli studi?
Per chi propende verso questa seconda opzione si aprono fondamentalmente quattro possibilità: candidarsi ad un dottorato se si aspira ad una carriera universitaria o nell’ambito della ricerca, concorrere per un posto nelle scuole di specializzazione, iscriversi ad un corso di alta formazione per apprendere nuove competenze specialistiche e operative o iscriversi ad un master.
Master post-laurea, la formazione a contatto con la realtà
Della durata minima di un anno, il master consente di acquisire conoscenze più approfondite su argomenti specifici di interesse e nei cui settori si aspira ad entrare. Il master, a differenza dello studio universitario, combina pratica e teoria, i docenti spesso provengono dal mondo del lavoro e hanno dunque un approccio più diretto e concreto alla materia. Inoltre, project work e stage a fine corso consentono realmente ai corsisti di misurarsi col mondo fuori dall’aula introducendoli spesso nelle aziende di cui entreranno a far parte.
Esistono due tipologie di master: master di primo livello e master di secondo livello. Per accedere al master di primo livello è necessario aver conseguito una laurea triennale o possedere un titolo equipollente, mentre per accedere al master di secondo livello bisogna aver terminato anche la laurea magistrale.
Inoltre è bene distinguere anche tra master universitario e non. I master universitari sono organizzati da un ateneo tradizionale o da un’università online e al loro termine il corsista riceve un titolo accademico, mentre gli altri master sono organizzati da istituti privati o da istituti pubblici e una volta concluso il percorso viene consegnato un attestato di partecipazione diverso dunque da un titolo accademico.
Perché scegliere di frequentare un master post-laurea
A cosa serve un master? Davanti ad un mercato del lavoro sempre più fortemente competitivo e ad un numero crescente giovani che decidono di iscriversi ad un corso di laurea assicurarsi una carta in più nella propria presentazione può fare la differenza. Frequentare un master post-laurea ha infatti diversi vantaggi, lo dimostra anche uno studio condotto da Almalaurea che ha coinvolto 12.033 diplomati di master del 2018 (59,4% i diplomati di primo livello e 40,6% i diplomati di secondo livello) provenienti da 23 atenei.
Iscriversi a un master post-lauream infatti:
Aumenta le probabilità di essere selezionati per una posiziona
Approfondire le materie di interesse aumenta il livello di preparazione dando la possibilità di spiccare tra miriadi di candidature. Non è un caso che a un anno dal conseguimento del master, il tasso di occupazione è complessivamente pari all’88,6%: 88,4% per i diplomati di master di primo livello e 89,0% per i diplomati di secondo livello. Solo dopo cinque anni dalla laurea i laureati di secondo livello riescono a raggiungere un tasso di occupazione pari all’86,8%, un valore vicino e pur sempre inferiore a quello dei diplomati di master a solo un anno dalla fine degli studi. Indagando sulla percezione dell’influenza del master nell’ottenimento del ruolo, per il 21,0%, dei diplomati che hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo il conseguimento del titolo il master è stato determinante, per il 42,6% il titolo di master ha contribuito in buona misura nell’ottenimento del lavoro; mentre chi pensa che il titolo di master abbia assunto un ruolo marginale per trovare un impiego rappresenta il 19,8% e un ulteriore 15,7% ritiene che il master non abbia avuto alcuna importanza a questo fine. Inoltre, è bene ricordare che frequentare un master accresce la propria rete di conoscenze in ambito professionale, il che costituisce un vantaggio non da poco durante la ricerca di lavoro e nella carriera futura.
Consente di avere accesso ad uno stage
Diversi master contemplano alla loro conclusione un’esperienza in azienda che è a buon diritto da ritenersi come un ingresso privilegiato nel mondo del lavoro. Non di rado infatti sono le stesse aziende che hanno ospitato il diplomato del master a proporre un inserimento stabile nel proprio organico. Tra i diplomati di master, occupati a un anno e che hanno svolto uno stage durante il master, lo studio rivela che ben il 45,7% ha ricevuto una proposta di inserimento nell’ente o azienda presso cui lo ha svolto: il 37,5% lavora tuttora per lo stesso ente o azienda, il 5,1% ha dichiarato invece che il rapporto professionale è continuato per un certo periodo ma si è successivamente interrotto, mentre il 3,1% non ha accettato la proposta. Il 54,2% ha dichiarato che al termine dello stage è cessato qualunque rapporto con l’ente o azienda, non avendo ricevuto alcuna proposta di inserimento.
Accresce le qualifiche professionali
Non solo per i neolaureati, i master rappresentano una via per la propria riqualificazione professionale o per aspirare ad un avanzamento di carriera. Oggi più che mai, in piena rivoluzione digitale, scegliere di frequentare un master (ce ne sono tanti strutturati per chi già è inserito nel mondo del lavoro) può essere la strada migliore per approfondire come per ampliare le proprie competenze. Secondo la ricerca Almalaurea una quota consistente e pari al 74,3% degli occupati (71,1% tra i diplomati di master di primo livello e 79,3% tra quelli di secondo livello) prosegue l’attività cominciata prima del master, segno che la scelta di questo tipo di formazione viene effettuata spesso per motivi di qualificazione professionale o di arricchimento culturale. Tra chi prosegue il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo, il 67,9% dei diplomati ritiene che il master abbia comportato un miglioramento nel lavoro svolto.
Aiuta a ottenere stipendi più alti
Un master è un investimento per il proprio futuro finanziario. Non è un segreto che le persone che hanno conseguito un master post-laurea sono generalmente pagate di più di quelle che non lo hanno fatto. La retribuzione mensile netta, a un anno dal conseguimento del master, è pari in media a 1.717 euro, valore nettamente più elevato di quello osservato nel 2019 per i laureati di secondo livello intervistati a un anno dal titolo (+33,6%, 1.285 euro), ma anche per quelli intervistati a cinque anni dal titolo (+14,5%, 1.499 euro). La retribuzione, a un anno, è inoltre maggiore per i diplomati di master di secondo livello: 2.035 euro mensili netti contro 1.510 euro per quelli di primo livello.