Dagli ITS arrivano nuovi percorsi che integrano la loro offerta formativa per preparare al meglio i professionisti digitali del futuro: dal corso di industry 4.0 al corso di digital transformation oggi sono diverse le possibilità.
Indirizzare il proprio futuro verso le professioni digitali è una scelta concreta e visionaria al tempo stesso. All’alba di una nuova era in cui la tecnologia conquista di giorno in giorno spazio in ogni settore, puntare sull’innovazione ha certamente un suo senso logico. Tuttavia ci vuole anche una buona dose di coraggio ed entusiasmo per abbracciare quello che ancora non esiste nella sua forma più consolidata e, perché no, per contribuire a crearlo. Stiamo parlando di big data, intelligenza artificiale, robotica, e di tutte quelle tecnologie destinate a cambiare radicalmente la realtà come la conosciamo oggi.
Per addentrarsi in questo mondo c’è bisogno di acquisire molteplici competenze, c’è bisogno di studiare qualcosa che è in essere e difficilmente già trascritto su grandi volumi da imparare a memoria. Per tale ragione un approccio didattico più votato agli aspetti pratici e connesso al mondo del lavoro come quello offerto dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) può rappresentare una valida alternativa al classico percorso universitario, sicuramente per certi aspetti più completo ma anche più lungo e potenzialmente dispersivo.
La nuova offerta formativa proposta dagli ITS
Sostenuti anche dal premier Draghi che li ha definiti “un pilastro educativo”, oggi gli ITS arricchiscono la loro offerta formativa con nuovi percorsi professionali che guardano già al domani che sarà. Scopriamo insieme quelli che stanno per partire.
Professionisti digitali per trasformare la manifattura del legno in 4.0
Con l’esportazione in crescita (+26,5% rispetto al primo trimestre 2019 come rilevato da un’analisi condotta del gruppo Intesa San Paolo), l’industria del legno e arredo è alla ricerca di nuove figure che siano in grado di traghettarla verso l’industry 4.0. In questo contesto sfidante, grazie all’iniziativa congiunta tra Confindustria Alto Adriatico e Cluster Legno Arredo Casa Fvg, prende forma un nuovo percorso formativo di ITS Alto Adriatico – scuola di eccellenza e alta specializzazione tecnologica presieduta dalla Territoriale di Confindustria – che risponde alla necessità di innovazione del mondo produttivo del mobile. Si tratta del percorso Developer Indystry 4.0 che punta a preparare Tecnici Superiori esperti di Industry 4.0 per lo specifico comparto.
Della durata di due anni, con partenza entro il 30 ottobre 2021, il corso avrà sede principale a Pordenone e si svilupperà in 1.200 ore tra aula e laboratori e 800 ore di stage in azienda. L’obiettivo è formare una figura professionale altamente specializzata che progetti e collabori all’implementazione dei processi di digitalizzazione della produzione e della gestione dell’industria del mobile e dei pannelli semilavorati, realizzando l’integrazione tra macchine, sistemi IT e soluzioni Industry 4.0. Sono previsti sino a un massimo di 30 studenti.
Gli altri corsi in partenza ad ottobre organizzati dalla ITS Alto Adriatico per chi ambisce a una carriera tra le professioni digitali sono: Tecnico Superiore Cloud Developer; Tecnico Superiore per la digitalizzazione delle imprese; Tecnico Superiore per la digitalizzazione dei processi produttivi del mobile; Tecnico Superiore Cybersecurity Specialist.
A Verona si formano esperti di logistica 4.0 e digital transformation specialist
A ottobre anche all’ITS Last Verona partiranno ben 8 nuovi corsi, cinque dei quali incentrati sulla logistica 4.0 e uno destinato a formare Digital Transformation Specialist che avranno competenze tecniche nell’ambito della programmazione di interfacce digitali e di strumenti per la gestione informatica. Saranno in grado di analizzare i dati per ricerche di mercato e utilizzarli per creare piattaforme sicure ed efficaci per i bisogni aziendali. Saranno inoltre capaci di creare grafiche web e di orientarsi sulle nuove tecnologie di IoT e Cloud.
“I nostri corsi sono di 1.900 ore, 1.040 svolte in aula e in attività laboratoriale d’avanguardia, le restanti 860 ore direttamente ‘on the job’. Prevediamo anche esperienze Erasmus di 3 mesi, per completare il bagaglio di lingue straniere e soft skill per i nostri ragazzi che possono svolgere lo stage all’estero”, ha spiegato in un’intervista Laura Speri, direttrice dell’ITS Last di Verona.
La Regione Lazio punta a creare specialisti della tecnologia e sostenibilità
Tecnologie della informazione e della comunicazione – Sviluppo di Software e competenze digitali; Mobilità sostenibile – Logistica 4.0 e intermodalità sostenibile; Nuove tecnologie della vita- Biotecnologie industriali e ambientali; Nuove tecnologie per il Made in Italy – Sistema moda; Nuove tecnologie per il Made in Italy – Sistema Agroalimentare; Efficienza energetica. Sono questi i 6 nuovi percorsi di studio che la Regione Lazio punta ad attivare negli Istituti Tecnici Superiori andando a rinforzare la propria offerta formativa alla luce degli ottimi risultati già conseguiti in termini di occupazione.
“Queste scuole di eccellenza a alta specializzazione tecnologica si sono dimostrate particolarmente vincenti sia per gli studenti, che acquisiscono un bagaglio di conoscenze e competenze di alto livello e immediatamente spendibili sul mercato del lavoro, sia per le imprese che riescono a soddisfare il fabbisogno di personale con particolari profili professionali – ha spiegato Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione –. Non a caso i percorsi di studio rispecchiano le esigenze del mercato, con docenti che provengono anche da profili manageriali. Il risultato è un successo occupazionale elevatissimo per i diplomati, in media superiore al 90%”.
Dagli ITS i nuovi esperti in cybersecurity e gestione dati
Infine, la proposta del deputato Dem Serse Soverini, già allo studio dell’esecutivo, che, a seguito del noto attacco hacker a discapito del sistema informatico per le prenotazioni dei vaccini anti Covid-19 della Regione Lazio, punta a creare un percorso dedicato alla formazione di specialisti in cybersecurity e gestione dati in collaborazione con la pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello che nell’arco di due anni gli ITS possano offrire alla PA una classe di tecnici specializzati appunto nel contrastare il cybercrime e nella gestione dei dati.