Secondo il nuovo studio del World Economic Forum, ‘The Future of Jobs 2020’, entro il 2025 il pensiero analitico, la creatività, le capacità di auto-apprendimento e problem solving diventeranno le principali competenze richieste sul posto di lavoro; il settore dei dati e l’intelligenza artificiale, la creazione di contenuti per il digitale e il cloud computing saranno le principali aree di riferimento per le professioni emergenti.
Si trova perfettamente concorde con questa previsione Elmec, Tech company italiana che ha sede a Brunello (Varese), settecento dipendenti ‘appassionati e valorizzati’ e un’attenzione particolare all’attrazione di nuovi talenti in azienda, in particolare i neolaureati e laureati in discipline scientifiche STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica).
“Far parte di Elmec significa entrare in un gruppo in cui tutte le persone insieme riescono a fare cose straordinarie, in modo straordinario, in un clima di fiducia reciproca tra azienda e collaboratori. – dice Alessandro Ballerio, Amministratore Delegato – Il nostro modo di lavorare presuppone un sano lavoro di squadra e una grande passione. È uno dei tratti distintivi della nostra realtà. Ci piace valorizzare chi ha voglia di imparare, curiosità, desiderio di far crescere le proprie competenze tecnologiche e le attitudini personali. Per noi è fondamentale la capacità di lavorare in squadra: per farlo servono motivazione, impegno e passione per ciò che si fa. È solo se ci sono tutti questi elementi che si crea un effetto “moltiplicatore”, di cui beneficiano l’azienda, i dipendenti e i clienti”.
La formazione continua, indicata anche dal nuovo report del WEF tra gli elementi di attenzione pensando al futuro del lavoro, è un tema molto caro ad Elmec ed è alla base del successo di questa società da sempre. In ambito tecnologico è una strategia fondamentale per rimanere competitivi e innovativi sul mercato, soprattutto se si vuole mantenere anche il controllo sulla qualità dei risultati e far crescere le proprie persone. Queste scelte fanno parte delle strategie di un’azienda, ma anche di una cultura aziendale che realmente vede nei suoi dipendenti il suo più grande capitale.
“Elmec crede nelle potenzialità di ogni persona e nella diversità come opportunità di crescita. – afferma Nicola Ciniero, Consigliere di Amministrazione Elmec – Qui le persone sono inserite in un percorso di crescita strutturato, perché vogliamo che arrivino rapidamente a un alto livello di competenze. Questo è un valore innanzitutto per il lavoratore: è un bagaglio di conoscenze che arricchisce e fa crescere, anche perché accanto alla formazione tradizionale da noi l’esperienza si fa direttamente sul campo, lavorando per i clienti e a stretto contatto con i colleghi, mettendosi continuamente in gioco e superando i propri limiti…Anche sbagliando, perché solo chi fa sbaglia ed è così che si impara”.
Per i talenti neoassunti che dimostrano di avere alto potenziale Elmec ha ideato un percorso che si affianca alla formazione tradizionale: «Alcuni dipendenti hanno la possibilità di usufruire di un budget per l’autoformazione – racconta Ballerio – e sono stati inseriti in un programma di mentorship interno. Siamo convinti che mettere in contatto il personale giovane con quello che ha più esperienza e conosce bene i valori, le tecnologie e i servizi della nostra azienda sia un’importante occasione di crescita».
L’impegno di Elmec nella formazione comincia, in verità, già prima che i potenziali candidati e candidate diventino i propri dipendenti: attraverso il programma Elmec4Edu, la società affianca istituzioni scolastiche, docenti e studenti con stage, lezioni frontali, borse di studio, supporto per la tesi aiutando le persone motivate a consolidare la propria formazione tecnologica. A studenti e studentesse universitari offre un supporto valido anche nella realizzazione della tesi di laurea con la possibilità di scrivere il proprio elaborato direttamente in azienda, con informazioni di prima mano, casi di studio, dati (qui puoi scoprire chi ha già fatto questa esperienza).
Elmec ha rivisto il processo di selezione organizzando la parte di colloqui individuali con il management e le Risorse Umane interamente da remoto, tranne che nella fase finale. Ha inoltre intensificato nel periodo estivo – là dove l’emergenza sanitaria lo ha permesso – attività di assessment volte a valutare le competenze “soft” dei candidati quali la flessibilità, le capacità relazionali e di adattamento necessarie per lavorare con efficienza e successo nei nuovi scenari organizzativi.
Dopo l’assunzione e una volta pianificato il percorso di “on boarding” in smart working, Elmec – consapevole dell’importanza dell’ufficio quale luogo di incontro, confronto e crescita della comunità aziendale – ha introdotto i neo assunti anche all’interno del contesto “fisico” aziendale agevolando l’incontro tra colleghi, creando nuovi spazi per la collaborazione realizzati seguendo le normative vigenti e secondo i massimi standard per la sicurezza e il distanziamento. L’obiettivo è stato quello di facilitare ulteriormente la relazione e i momenti collaborativi e il trasferimento di competenze attraverso le attività di affiancamento.
Ma la formazione non è tutto. Tra i valori che Elmec condivide con i dipendenti ci sono l’attenzione al work-life balance e alla sostenibilità. “Ci rendiamo conto che oggi il benessere lavorativo dei dipendenti è centrale. Ecco perché crediamo molto nel work-life balance. Non a caso è uno dei principi cardine del nostro progetto “Life@Elmec”, che mette a disposizione di chi lavora da noi i migliori strumenti, promuove il bilanciamento tra lavoro e vita privata e prevede numerose iniziative di welfare aziendale”, spiega ancora l’Amministratore Delegato. “Il work-life balance per noi è un valore, non un semplice elenco di benefit. Inoltre, con i nostri dipendenti ci piace condividere tutte le nostre iniziative di responsabilità sociale, ad esempio recentemente hanno accolto con entusiasmo il progetto “plastic aware” che coinvolge tutte le sedi del gruppo per favorire l’eliminazione della plastica, abbiamo incentivato prima della pandemia lo smart working. Per il prossimo anno vogliamo ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra; incoraggiare attività di volontariato d’impresa; portare avanti il percorso già intrapreso di riduzione dell’utilizzo della plastica e ottimizzare l’impatto energetico. E, augurandoci di poter tornare presto alla normalità, partecipiamo responsabilmente alle iniziative di lotta al Covid, coinvolgendo i dipendenti in una campagna volontaria di screening”.