Assistere, verificare, assicurare, interagire, comunicare: stiamo parlando delle principali azioni che caratterizzano la giornata tipo di chi lavora nella direzione qualità di un’azienda. E se qualcuno dovesse essere interessato a fare carriera in questo settore, ecco una guida utile!
Per la rubrica Identikit professioni vi raccontiamo cosa significa lavorare nella direzione qualità di un’azienda.
Chi lavora nella direzione qualità si occupa di garantire che i prodotti o i servizi della realtà in cui opera siano conformi agli standard di qualità richiesti dal mercato e dalle normative in vigore del rispettivo Paese.
Ma entriamo più nello specifico!
Quali sono le mansioni di chi dirige la direzione qualità
Partiamo da chi gestisce questa direzione, anche detto Quality Manager, Quality Assurance Manager e Quality Control Manager. A lui spettano diverse responsabilità in quanto è la persona che coordina e supervisiona l’intero processo di gestione della qualità dei prodotti e/o dei servizi offerti, collaborando con il personale di produzione, i fornitori e gli ingegneri per monitorare e valutare ogni step. È anche il professionista che fa da “ponte” tra i vari reparti di un’azienda perché controlla il processo produttivo, intercetta eventuali difetti/problematiche, si confronta con gli altri dipartimenti e con i fornitori per assicurarsi che i processi siano lineari.
Ma non è tutto, il responsabile della direzione qualità deve anche garantire che sia l’azienda in primis a rispettare tutte le normative in materia e che mantenga elevati standard etici. Al Quality Manager spetta, poi, il compito di raccoglie dati provenienti da statistiche e dai sistemi di controllo (ma anche dai feedback dei clienti) per individuare carenze e aree di miglioramento.
Facciamo, dunque, un recap degli obiettivi principali che persegue che lavora in questo ambito:
- Assicurare il rispetto dei parametri di conformità, in modo che i prodotti e servizi siano considerati “conformi” agli standard di produzione;
- Assistere i clienti per risolvere eventuali problematiche di qualità rilevate sui prodotti acquistati in modo per loro accettabile;
- Controllare che i parametri dei prodotti e dei processi rispettino i criteri di qualità: se si verificano produzioni fuori specifica, bisogna rimediare agli errori commessi;
- Disegnare i processi tecnici, organizzativi e decisionali secondo i criteri previsti dalle norme certificate che l’azienda deve rispettare. Se qualcosa va storto, è compito della Direzione stessa rimediare;
- Interagire con gli enti certificatori preposti ad effettuare i sopralluoghi e ad accertare che si svolga tutto nel rispetto delle norme – per poter ricevere e rinnovare la certificazione stessa.
- Verificare che le caratteristiche desiderate dal cliente in merito ai nuovi prodotti siano trasferite alla funzione di ricerca e sviluppo che li incorpora nei prodotti stessi.
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Lavorare nella direzione qualità: quali competenze servono?
Va da sé che – come del resto per ogni altra professione – anche chi lavora nella direzione qualità deve possedere un vero “kit” di skill (hard e soft) indispensabili per destreggiarsi in questo settore. Cominciando dalle competenze più tecniche, ecco quali sono le principali:
- Conoscenza delle normative e standard di qualità: è importante avere una conoscenza approfondita delle normative e degli standard di qualità applicabili all’azienda. Questo include, ad esempio, le normative ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001, ISO 27001, ma anche eventuali norme e regolamenti specifici del settore di riferimento.
- Capacità di gestione dei processi: è un aspetto chiave e per questo motivo è importante avere una buona conoscenza delle metodologie e degli strumenti di gestione dei processi, come ad esempio il Six Sigma, il Lean Manufacturing e il Total Quality Management.
- Capacità di analisi e risoluzione dei problemi: Gli esperti della qualità devono essere in grado di individuare le cause di eventuali problemi, analizzare i dati e proporre soluzioni efficaci per migliorare i processi e i risultati dell’azienda.
- Competenze informatiche: è importante avere una buona conoscenza dei software di gestione della qualità e dei sistemi informativi aziendali. In particolare, bisogna saper utilizzare gli strumenti di analisi dati, i sistemi di gestione documentale e i programmi per la raccolta e l’analisi dei feedback dei clienti.
E le soft skill?
Accanto alle hard skill, anche le competenze trasversali, più attitudinali, sono centrali, soprattutto perché stiamo parlando di un professionista che ogni giorno deve relazionarsi con altre persone, interne o esterne al team, coordinarle e – nel caso ricopra un ruolo apicale – anche intervenire per risolvere eventuali problemi (che lo sappiamo, sono sempre dietro l’angolo!).
Chi decide di lavorare nella direzione qualità di un’azienda deve quindi, prima di tutto, avere una spiccata propensione al problem solving che implica la capacità di analizzare le situazioni complesse e di trovare soluzioni innovative per migliorare i processi e la qualità dei prodotti e/o servizi offerti.
Si aggiungono, poi:
- Propensione (come abbiamo già detto) a lavorare in team e a collaborare per raggiungere al meglio gli obiettivi;
- Skill di leadership, che includono anche la capacità di motivare gli altri, di gestire i conflitti e di guidare il team nella direzione giusta;
- Capacità di adattamento: senza dubbio, anche la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti è essenziale per lavorare nella direzione qualità di un’azienda, cercando di affrontare le sfide in modo flessibile e di adattarsi a nuovi processi, nuovi standard e nuovi ambienti di lavoro;
- Capacità di comunicazione: è centrale per interagire con i dipendenti, i fornitori e i clienti dell’azienda, e per essere in grado di spiegare i processi e gli obiettivi di qualità in modo semplice e comprensibile.
Lavorare nella direzione qualità, a quali professioni ambire?
Ci sono diverse professioni che chi decide di lavorare all’interno della direzione qualità può prendere in considerazione. Certamente possono variare anche in base alla struttura, al settore e alle esigenze dell’azienda stessa. Vediamo, però, quali sono le più comuni:
- Responsabile della qualità: è la figura che si occupa del management del sistema di gestione della qualità dell’azienda, del controllo dei processi e della supervisione dell’intero team di qualità.
- Tecnico della qualità: si occupa della definizione e dell’attuazione dei piani di controllo qualità dei prodotti o dei servizi dell’azienda, della verifica della conformità alle normative e ai regolamenti e della definizione delle attività di miglioramento.
- Auditor interno della qualità: è il professionista a cui spetta il compito di verificare l’efficacia del sistema di gestione della qualità dell’azienda attraverso l’attuazione di audit interni.
- Responsabile del miglioramento continuo: è la figura che si occupa di analizzare i processi aziendali e di individuare le aree di miglioramento, definendo e attuando le azioni correttive e preventive necessarie per migliorare la qualità dei prodotti o dei servizi.
- Responsabile della sicurezza alimentare: come suggerisce il job title stesso, ha il compoto di gestire la sicurezza alimentare dell’azienda, di monitorare il rispetto delle normative igienico-sanitarie e di garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari.
- Responsabile qualità sviluppo prodotto: collabora con i progettisti per verificare che lo sviluppo del prodotto sia rispettoso delle procedure di qualità, applicando delle contromisure se questo non accade.
Percorso di studi per lavorare nella direzione qualità di un’azienda
Considerando che è un settore abbastanza ampio, i percorsi di studio da seguire e che possono indirizzare al meglio la carriera professionale sono diversi. Ad esempio una laurea in ingegneria (industriale, meccanica o chimica) può essere un buon punto di partenza per lavorare nella direzione qualità.
I programmi di questi indirizzi coprono spesso argomenti come la gestione della qualità, la sicurezza e l’affidabilità dei prodotti, la gestione delle forniture, la produzione e la pianificazione della produzione, che sono tutti importanti per lavorare nella direzione qualità. Anche le lauree in biologia, chimica o fisica possono essere altrettanto un’ottima base da cui partire.
In ogni caso, post-laurea, si potrebbe pensare di prendere in considerazione un master proprio in gestione della qualità che può sicuramente fornire una conoscenza più approfondita dei principi, delle tecniche e degli strumenti che un professionista deve conoscere e saper utilizzare. Ma ci sono anche varie certificazioni professionali che arricchiscono sicuramente il curriculum come la Six Sigma Green Belt o la Certified Quality Engineer.
Retribuzione
Secondo le stime di Jobbydoo aggiornate al 2023, la retribuzione media di un responsabile della direzione qualità ammonta attorno ai 42.500 euro lordi all’anno (circa 2.130 euro netti al mese).
Il grafico qui sotto offre una panoramica chiara di come varia lo stipendio anche in base agli anni di esperienza.