La pandemia e la trasformazione digitale hanno stravolto i tradizionali asset e modelli lavorativi. Quali saranno, dunque, le professioni e le competenze più richieste nel prossimo futuro? L’analisi di Alteredu “I lavori del futuro”
La pandemia ha dato un duro colpo al mondo del lavoro: nuove modalità e nuove esigenze, in primis la necessità di governare la digital transformation che si fa strada in ogni settore, stanno modificando profondamente il mercato occupazionale. La domanda è dunque: quali sono le conoscenze e le competenze che i datori di lavoro richiederanno per i prossimi anni, ovvero, quali sono i lavori del futuro verso i quali i giovani devono guardare per provare ad assicurarsi un percorso professionale in ascesa?
Ha provato a rispondere l’analisi realizzata dalla piattaforma per la formazione online Alteredu dal titolo “I lavori del futuro” guardando già al 2024, vediamo cosa è emerso.
I lavori del futuro passano da digitale e sostenibilità
Secondo lo studio ciò che principalmente trainerà la domanda di lavoro sarà l’esigenza di reperire professionisti nell’ambito del digitale e dell’eco-sostenibilità, in linea anche con il Pnrr, il piano che indica le linee guida per la ripresa del Paese, che individua in digitalizzazione e rivoluzione verde due dei suoi pilastri. Questi due settori arriveranno a coinvolgere tra il 26% ed il 29% di tutti quei lavoratori di cui sia la Pubblica Amministrazione che le imprese avranno bisogno da qui ai prossimi anni, con le imprese che ricercheranno tra i 280mila ed i 325mila lavoratori nell’ambito della trasformazione digitale − ed avranno bisogno di personale con competenze specifiche nel settore matematico, informatico, digitale o relativo all’Impresa 4.0 −, e tra i 519mila ed i 607mila lavoratori nell’ambito dell’eco-sostenibilità.
Laurea vs qualifica professionale
Facendo riferimento al rapporto di Anpal e Unioncamere (Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine 2020-2024)” si stima che i laureati rappresenteranno circa il 60% degli occupati mentre il fabbisogno di professionisti ai quali verrà richiesta una semplice qualifica professionale si aggirerà attorno al 35%. Nel corso del quinquennio 2020-2024 la domanda di personale laureato si concentrerà prevalentemente in ambito medico e paramedico con una richiesta tra 170mila e 176 mila unità. A seguire troviamo il settore economico con una richiesta compresa tra 150mila e 160mila unità, quello ingegneristico ed infine quello giuridico con un tasso di assunzione di un numero di unità compreso tra 88mila e 95mila unità. Mentre le imprese richiederanno prevalentemente personale diplomato nell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing e la domanda per il settore dell’industria e dell’artigianato sarà tra 211mila e 235mila unità.
I lavori del futuro: le professioni più ricercate sul mercato
Entrando più nel dettaglio vediamo insieme alcune delle professioni che promettono un aumento delle richieste sul mercato del lavoro nei prossimi anni.
Con il boom delle vendite online registrato durante la pandemia che, anche durante il ritorno alla normalità, continua a disegnare una curva in ascesa cambiando radicalmente le abitudini di acquisto, appare chiaro come la figura dell’e-commerce manager sarà sempre più ricercata.
Chi ha un’elevata conoscenza informatica potrà lavorare come cloud architect, una professione emergente molo utile per le imprese e le aziende in quanto svolta da un soggetto che ha la capacità di creare degli ambienti cloud per le imprese.
Una figura professionale che otterrà molto successo nei prossimi anni è quella del growth hacker, a lui è affidata la crescita del business tramite strategie di digital marketing innovative, a basso prezzo, e scalabili.
Con l’avvento sempre più rapido del mondo virtuale si prevede che da qui a qualche anno saranno richieste delle figure professionali specializzate nella creazione e nella
gestione di mondi virtuali. Si tratta dei designer di realtà virtuali, professionisti che dovrebbero creare e successivamente gestire dei contesti virtuali in cui verranno riprodotte delle situazioni di vita reale.
Il manager di avatar per l’insegnamento è invece una di quelle figure legate alla cultura delle quali si avrò bisogno nel prossimo futuro. È possibile, infatti, che da qui a qualche anno verranno sviluppati dei personaggi computerizzati che saranno in grado di svolgere delle funzioni interattive e per questo verranno sfruttati nelle scuole in affiancamento agli insegnanti. Tali avatar dovranno però essere gestiti da una persona fisica e servirà pertanto una figura professionale che sia in grado di indirizzarli nella maniera corretta e vigilare sul loro effettivo funzionamento.
In un pianeta sempre più sostenibile bisognerà ripensare ai mezzi di trasporto di nuova generazione, meno inquinanti e in grado di rispondere alle mutate esigenze della società. Così, costruttori e progettisti di mezzi di trasporto alternativi vedranno crescere la richiesta delle proprie competenze.
Con una popolazione sempre più vecchia, infine, la figura del consulente della terza età, una persona che aiuterà la popolazione più anziana a gestire la propria vita ed in particolar modo le esigenze di salute, troverà sicuramente spazio sul mercato del lavoro.