Lavorare in Trentino come ingegnere meccatronico è un’opportunità da non perdere per scalare le vette della carriera raggiungendo il benessere anche nella vita privata
Per l’ingegnere meccatronico, o prossimo aspirante tale, c’è un luogo pronto ad offrire una carriera promettente nel tech, immerso in un ambiente internazionale pieno di stimoli e opportunità da scoprire; un luogo dove le montagne si colorano di rosa all’alba e al tramonto, dove la sostenibilità ambientale guida le strategie territoriali, dove lo sport è un modo di vivere e la famiglia un nucleo da sostenere. Stiamo parlando del Trentino.
La meccatronica trova casa nel “sistema trentino”
Un tessuto imprenditoriale diffuso e solido, composto da tante piccole e medie imprese e da un cospicuo numero di grandi gruppi industriali che hanno scelto il territorio come loro sede aziendale. Oggi il Trentino ospita 800 imprese nell’ambito della meccatronica e della meccanica avanzata, parte delle quali hanno sede presso il Polo Meccatronica di Rovereto, progetto di Trentino Sviluppo, l’agenzia della Provincia autonoma di Trento dedicata a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio. In questo contesto trova la sua collocazione anche un centro di prototipazione meccatronica, ProM Facility, a servizio di automotive, automazione industriale, robotica, sensoristica, intelligenza artificiale. Paolo Gregori, Direttore di ProM Facility, spiega: «ProM Facility è fondamentalmente un laboratorio dell’Industria 4.0 perché quello che si fa al suo interno è combinare insieme tecnologie abilitanti per sviluppare prototipi innovativi. I numeri del laboratorio sono in costante crescita, così come sono in crescita la gamma di servizi offerti. Lo scorso anno sono stati firmati più di 100 contratti per realizzare prototipi con le aziende, di queste più della metà sono legate al territorio».
Ma non solo meccatronica. Sempre a Rovereto, Trentino Sviluppo ha dato vita anche all’incubatore tematico Progetto Manifattura, che con Be Factory costituiscono l’hub tecnologico dell’innovazione green. Polo Meccatronica e Progetto Manifattura operano poi in un contesto ancora più ampio che coinvolge circa 40 realtà da tutta la Provincia, tra cui l’Università di Trento, la Fondazione Edmund Mach, la Fondazione Bruno Kessler e Fondazione HIT – Hub Innovazione Trentino. Governo provinciale, università, fondazioni di ricerca, imprese ed enti del territorio insieme costituiscono il sistema trentino della ricerca e dell’innovazione.
L’intelligenza artificiale e le scienze computazionali, le scienze della vita, l’agroalimentare e la bioeconomia, l’energia e le tecnologie sui cambiamenti climatici, le scienze umane e sociali, l’impresa 4.0, la robotica, i nuovi materiali ed i microsistemi, sono queste le aree di ricerca nel quale il sistema trentino spicca per un’elevata specializzazione. E per conoscere le opportunità di collaborazione offerte dalle imprese con le quali vengono costruiti i progetti di sviluppo e di innovazione, Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro di Trento propongono sulla Vetrina Lavoro HI-Jobs una selezione delle posizioni di lavoro ad alto contenuto tecnologico pubblicate sul portale Trentino Lavoro dalle aziende insediate nei centri di innovazione, in fase di insediamento o accompagnate con servizi avanzati.
AAA, il Trentino cerca ingegneri meccatronici
“Urgente, ingegneri meccatronici cercasi”. Per chi non lo sapesse l’ingegneria meccatronica è quel campo dell’ingegneria che si concentra sulla progettazione e produzione di apparecchiature automatizzate avanzate. La disciplina integra elementi dell’ingegneria meccanica, idraulica, pneumatica, elettronica ed informatica. In un territorio come il Trentino che ha deciso di ritagliarsi un ruolo da protagonista nello sviluppo dell’industria del futuro non basta dunque aver attivato un corso di laura magistrale Mechatronics Engineering per rispondere alla pressante domanda di competenze digitali. C’è la necessità di assumere un cospicuo numero di ingegneri meccatronici con una forte specializzazione in meccanica ed elettronica, preparati e pronti a volersi impegnare nelle grandi sfide dell’Industry 4.0, aperti a valutare tutti i punti di forza che il territorio possiede sia in ambito professionale che per progettare una vita serena e appagante. Ma chi meglio può spiegare “perché lavorare in Trentino” se non chi questa scelta l’ha già affrontata? Ecco le testimonianze di Alessandro e Marta.
Perché lavorare in Trentino, storie di giovani che hanno già scelto
Pugliese di Taranto, Alessandro Chiaruzzi si è laureato al Politecnico di Torino in ingegneria elettronica. Per tre anni ha lavorato in una multinazionale in Finlandia occupandosi di droni e guida autonoma. Poi ha deciso di tornare in Italia per potenziare la sua formazione sull’Intelligenza Artificiale e mentre frequentava il master ha ricevuto due proposte di lavoro: una a Londra e l’altra in Trentino. Oggi Alessandro è Machine Learning Engineer in un’azienda che applica l’AI al processo di realizzazione di contenitori in vetro, ha scelto il Trentino e i vantaggi di vivere ogni giorno in un territorio che ha molto da offrire sia dal punto di vista naturalistico e sportivo sia di svago. E non solo: è una regione vicino al cuore dell’Europa. E poi ci sono i vantaggi professionali legati all’essere all’interno di un polo tecnologico (Be Factory, i nuovi spazi produttivi di Progetto Manifattura a Rovereto): «Siamo circondati da aziende che fanno innovazione e il poter fare ricerca di qualità anche grazie a collaborazioni esterne è il vero motivo che mi ha fatto scattare qualcosa», afferma Alessandro. Non ultimo, c’è anche un altro plus, quello dell’assenza di traffico lungo il percorso casa-lavoro: «Senza traffico si riduce naturalmente lo stress», conclude sorridendo Alessandro, sempre più convinto di vivere la vita tagliata su misura per lui.
Anche la marchigiana Marta Galeotti, laureata in ingegneria biomedica a Padova e oggi Sales Marketing Manager per un’azienda inserita nella Be Factory di Rovereto, che realizza dispositivi medicali altamente innovativi, ha compiuto un passo importante per il suo futuro. «Conoscevo il Trentino solo da turista − dice Marta −. Mi ha piacevolmente colpita per la capacità di coniugare la vita professionale con la qualità della vita privata. Pensavo inizialmente fosse un territorio decentrato, ma mi sono dovuta ricredere, qui ci sono molte occasioni di scambio e networking sia a livello nazionale che internazionale». Marta ha scelto il Trentino anche per la sua famiglia.
Cose da sapere:
- Trento quest’anno ha riconquistato la vetta dell’Indice di sportività.
- Trento è stata l’unica provincia a conquistare un posto in tutte le tre top ten − bambini 0-10, giovani 18-35, anziani over 65 − nell’indice Qualità della vita 2021.
- In Trentino sono presenti oltre 100 sedi di imprese multinazionali, provenienti da tutto il mondo, Europa, America, attive in diversi settori.
- Le politiche familiari sono al centro degli impegni della regione, qui sono presenti 101 servizi di nido e c’è una delle più alte quote di posti complessivi disponibili, inoltre nella graduatoria tra regioni risulta al primo posto per la presa in carico dei bambini nei servizi finanziati con risorse pubbliche.
Come Alessandro e Marta, tanti giovani, anche “trentini di rientro” che hanno studiato o fatto esperienza fuori regione o nati in altre parti di Italia e anche del mondo, stanno scegliendo di intraprendere la carriera professionale in Trentino accogliendo la proposta di valore che le aziende e il territorio insieme offrono in termini di propensione all’innovazione, impegno nella sostenibilità ambientale, dinamicità del mercato del lavoro, visione aperta e inclusiva verso la diversità dei talenti, attenzione del benessere delle persone. Non è un caso che, secondo i dati riportati nella Guida per cogliere le migliori opportunità professionali in Trentino, negli ultimi anni il numero degli occupati sia in costante crescita (+ 3,5% su base annua in egual misura per entrambe le componenti di genere) e anche il tasso di disoccupazione della popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni relativo al secondo trimestre del 2022 segna una riduzione di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente attestandosi al 4,6%.