Si avvicina la maturità, confermata per il secondo anno nonostante le petizioni che volevano che fosse abolita a causa della pandemia. Ma cosa fare una volta ottenuto il diploma, iscriversi all’università o cercare lavoro?
Ecco i dati emersi da un sondaggio condotto da Studenti.it su oltre 30.000 studenti.
Vince l’università italiana, ma l’aspettativa sulle opportunità di lavoro nel nostro Paese è bassa
Solo il 21% degli intervistati ha intenzione di cercare subito un impiego. Il 9% di questi intende farlo all’estero.
La maggior parte di chi ha risposto al sondaggio, il 65%, invece, ha intenzione di iscriversi all’università. Di questi il 51% ha scelto un ateneo italiano, mentre il 14% vorrebbe studiare in un paese straniero. Un altro 14% deve ancora decidere.
La percentuale di ragazzi che pensa di trasferirsi all’estero per lavoro o per frequentare l’università, il 23%, è relativamente bassa, considerando che il 48% degli studenti intervistati pensa che il nostro Paese non offra opportunità ai giovani, contro il 18% che pensa l’opposto. Il 34% ha scelto di non esprimersi.
Il 35% dei rispondenti, addirittura, immagina una vita in un altro Paese, un numero superiore a quello di chi ha intenzione di costruirla in Italia, il 33%, mentre il 32% non riesce ancora a immaginare il suo futuro. Le percentuali sembrano in crescita rispetto alla ricerca Eurostat di tre anni fa sulla propensione a trasferirsi all’estero dei millennials.
Per quanto riguarda le speranze per il futuro, il successo negli studi occupa l’ultimo posto: solo l’8% degli intervistati lo mette fra le sue priorità. Quello che importa alla maggior parte degli studenti, il 44%, è riuscire a fare qualcosa che dia una reale soddisfazione. Il 38% segue il vecchio detto mettendo al primo posto la salute. Non manca ovviamente chi punta tutto sui guadagni, una percentuale che si assesta al 10%.