Googlatevi. Chiunque, almeno una volta lo ha fatto. E se non l’avete fatto, fatelo.
Quello che infatti il motore di ricerca restituisce è il proprio “io digitale”. Un’immagine costellata da profili social e menzioni nei presidi digitali. E, ricordiamo, di pubblico dominio per amici, conoscenti e…recruiter.
Delle disastrose conseguenze di maldestre impostazioni dei filtri privacy sui social son piene le pagine virtuali: crediamo la lezione sia chiara. #Regola1 del personal digital branding: mostra sempre il meglio di te.
Oggi è proprio di questo che parleremo, di alcuni suggerimenti utili per fare del sano personal digital branding: imparare a farsi conoscere, al meglio, nel digitale, attraverso i social e con best practises chiare e definite, selezionate fra quelle fornite da fonti affidabili, come Forbes ed il Digital Marketing Institute .
Disclaimer: quella che segue è una lista di suggerimenti per iniziare a migliorare la propria immagine online in vista della ricerca di un lavoro. Per chi ambisca a diventare un vero e proprio Guru del suo settore, consigliamo molto studio sull’argomento e lavoro sodo.
Cominciamo.
#Regola2 del personal digital branding: sii presente
Abbiamo chiesto ancora una volta un parere a Francesco Gavello, esperto di marketing digitale e gestore di una community.
“I social sono strumenti il cui più grande valore è abbattere le distanze. È questo significa che puoi raggiungere chiunque per te sia importante in pochi click quanto, dall’altro lato, essere raggiunto e valutato in ogni momento per come appari sui diversi social network. In questo, non esiste più da tempo il concetto di “reputazione in rete”: esiste solo il caro, vecchio di secoli, concetto di “reputazione” che è diventato trasversale su più media. Significa riconoscere come una buona presenza sociale non sia più un “ottimo extra”. Che sia invece il nostro curriculum in tempo reale.”
Riguardate la vostra pagina dei risultati di Google. L’ultima menzione che vi riguarda risale al vostro Paleolitico personale? Bene, è ora di ricominciare a farsi notare.
Il primo modo, molto semplice, è iniziare a condividere contenuti sui social network. Twitter, Facebook e soprattutto LinkedIn.
Ripubblicate articoli specializzati, che possano essere utili e dare una chiara idea dell’ambito professionale in cui volete specializzarvi. Aggiornate costantemente i vostri presidi social, ed in particolar modo curate quello LinkedIn. Come vedremo, è una chip importante.
#Regola3 del personal digital branding: produci contenuti
Aggiornate i vostri profili e condividete contenuti che possano catturare l’attenzione di un recruiter e delle vostre cerchie di amici e conoscenti…ma soprattutto, PRODUCETE contenuti. Molte piccoli web magazines sono alla ricerca di collaboratori capaci ed entusiasti. È il momento di farsi avanti.
I risultati sono molti: A) aumentare il numero di menzioni che vi riguardano, B) associandole a contenuti che mostrino le vostre competenze C) esercitare le vostre abilità di scrittura mostrando ad un potenziale recruiter che sapete argomentare o trasmettere le vostre conoscenze. Tutte abilità che qualsiasi carriera professionale vogliate intraprendere, vi saranno preziose.
#Regola4 del personal digital branding: identifica i tuoi canali chiave
Da Facebook a Pinterest, i social sono davvero moltissimi, senza contare le piattaforme di microblogging. Questo certamente moltiplica anche le vostre possibilità di “essere presenti”, ma richiede anche uno sforzo maggiore in termini di tempo e risorse.
Analizzate ogni social. Qual è il pubblico che li popola? E quali ne sono i canali comunicativi principali?
In breve, scegliete.
#Regola5 del personal digital branding: Linkedin è una chip importante
Il profilo LinkedIn deve essere costantemente aggiornato e ricco. In particolare, anche qui, condividete contenuti interessanti, ancora meglio se CREATI da VOI. Non risparmiate link, commenti e condivisioni: interagite e soprattutto, entrate a far parte dei gruppi professionali nell’ambito di vostro interesse. Oltre a restare aggiornati su novità fresche dal business, potrete imparare molto dai commenti degli utenti esperti e ricavare notizie interessanti.
Linkedin ha attivato inoltre una sezione dedicata alle offerte di lavoro da parte delle imprese. Restate aggiornati, potrebbero profilarsi ottime opportunità.
Queste sono 5 tips che possono aiutarvi ad avere una presenza online integrata che non si fermi al mero profilo Facebook. Se avete altri spunti da suggerirci, segnalateceli in un commento.
L’autrice: Mariateresa Amatulli, 23 anni, ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Macerata nel 2014. Attualmente è iscritta al corso di laurea magistrale in Scienze politiche, in particolare Relazioni internazionali. Nel corso degli studi triennali ha collaborato spesso con web magazine e redazioni.