Gli Stati europei sono chiamati a sostenere la didattica economico-imprenditoriale: preparare i giovani al loro futuro lavorativo è uno degli interventi da portare avanti per sostenere la ripresa economica del Paese.
È questo l’appello sollevato dai partecipanti al “Generation-E. Inspiring Youth Through Entrepreneurship Education”, il side event organizzato da Junior Achievement Italia in occasione della Riunione Ministeriale G20 dedicata all’Istruzione che si è tenuta a Catania qualche giorno fa.
Next Generation EU, la critica di Junior Achievement
Junior Achievement, la più vasta organizzazione non profit al mondo, presente in 122 Paesi, dedicata all’educazione economica-imprenditoriale nella scuola, spiega il suo appello muovendo dalla critica al piano di rilancio Next Generation EU, il quale promettere di fornire a ragazzi e ragazze gli strumenti per prendere in mano le redini della propria vita, ma in realtà non sembra includere obiettivi specifici per gli Stati membri per supportare la prossima generazione. In generale – sottolinea Junior Achievement –, i governi continuano a concentrarsi sul fornire alla generazione attuale i mezzi per riparare i danni economici e sociali immediati.
L’educazione economica e imprenditoriale per costruirsi un futuro
Quando la pandemia ha iniziato a diffondersi in Europa, anche la disoccupazione nel continente ha iniziato ad aumentare, ma è stato il tasso di disoccupazione giovanile a contribuire ampiamente a questo picco. A dicembre 2020, 3,1 milioni di giovani sotto i 25 anni erano disoccupati nell’UE, con un aumento di 438.000 persone rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo rappresentava un problema prima della pandemia e non potrà continuare a esserlo anche post. Bisogna dunque dare ai giovani la possibilità di costruirsi il loro futuro anche in maniera indipendente, aiutandoli a sviluppare lo spirito imprenditoriale e le competenze adeguate a poterlo meglio indirizzare.
Non è un caso, se ci pensiamo, che lo scorso anno sia stato presentato il Piano Giovani 2021 da 48 realtà giovanili italiane al Governo per invogliarlo a contribuire allo sviluppo di azioni concrete per il futuro dei giovani del nostro Paese.
Ed ecco perché spingere verso un’educazione economica e imprenditoriale fin dall’età scolare può determinare l’inizio di una nuova era per il nostro Paese e non solo. L’economia non è importante quanto la lettura e la matematica, lo è di più perché dà agli studenti un motivo per imparare a leggere e per acquisire abilità algebriche e matematiche.
Le competenze digitali come volano dell’imprenditorialità
L’educazione economica-imprenditoriale deve quindi diventare una priorità per i Governi, senza però dimenticare le competenze digitali. Investire nelle digital skill, richieste ormai da qualsiasi professione, unite alle capacità imprenditoriali, non solo salverà un gruppo di persone che rischiano di perdersi nei meandri del tessuto sociale, ma colmerà le lacune di competenze e fornirà alla prossima generazione i talenti necessari per la ripresa economica a lungo termine.
Imprenditoria giovanile, tra sovvenzioni e formazione
Diverse sono le sovvenzioni pubbliche che i giovani imprenditori, a partire già dai 18 anni, possono richiedere se vogliono avviare nuove attività. Una di queste è per esempio SELFIEmployment, il fondo che mette a disposizione dei giovani Neet, ovvero che non studiano e non lavorano, tra i 18 e i 29 anni iscritti al programma europeo Garanzia Giovani un prestito senza interessi e senza la necessità di garanzie reali e/o personali. Il fondo finanzia l’avvio di imprese attraverso il microcredito (da 5.000 a 25.000 euro), il microcredito esteso (da 25.001 a 35.000 euro) e i piccoli prestiti (da 35.001 a 50.000 euro). Sviluppare dunque una buona base di conoscenze in ambito economico-imprenditoriale sin da età scolastica può solo accelerare la comprensione di come funziona il mercato globale e fornire le coordinate per orientarsi al suo interno.
Ma per chi la scuola la sta terminando adesso e non ha avuto modo ancora di applicarsi su argomenti quali economia e imprenditorialità, il programma Garanzia Giovani YES I Start Up. Rivolto ai Neet di età compresa tra i 18 e i 29 anni, l’intervento offre loro un percorso formativo all’imprenditorialità con corsi mirati a trasmettere le competenze necessarie per la costruzione della propria startup.