Attraverso il confronto e la sperimentazione sul campo, l’iniziativa si propone di avvicinare giovani studentesse al mondo STEM e abbattere il divario professionale di genere nel settore tech, ancora oggi caratterizzato da una netta predominanza maschile
Dare agli studenti la possibilità di esplorare le strade a loro disposizione, senza fermarsi di fronte alle abitudini e alle convenzioni. È questo l’obiettivo di molti progetti di formazione e informazione rivolti ai ragazzi e alle ragazze che stanno ancora cercando il percorso di crescita più adatto alle proprie inclinazioni. A questo punta hackher_, che si rivolge nello specifico alle ragazze cercando di avvicinarle al mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria.
Cos’è hackher_
Nato da un’idea di Scilla Signa, da anni attiva nel campo della formazione digitale di ragazze e ragazzi e organizzatrice di eventi e iniziative sul gender gap, hackher_ è un progetto multidisciplinare che si sviluppa in una giornata all’insegna della tecnologia al femminile con l’obiettivo di avvicinare quante più ragazze al mondo STEM (acronimo che raggruppa scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). In questo settore, infatti, le donne subiscono ancora un forte gap, nonostante la società sia sempre più incline all’uso della tecnologia.
Dal 2021 ad oggi, hackher_ ha coinvolto 400 ragazze, 88 coach, 37 role model di eccezione e oltre 45 partner tra realtà imprenditoriali e istituzionali.
«hacker_ nasce dalla volontà di dare concretezza alle tematiche della gender equality attraverso ad un progetto internazionale, patrocinato dal Parlamento Europeo che ha una duplice valenza – spiega Scilla Signa -. Il coinvolgimento di 100 ragazze delle scuole superiori per avvicinarle, attraverso un hackathon al mondo STEM abbattendo gli stereotipi che vedono le ragazze poco inclini al mondo IT; un panel con donne in posizioni apicali che si confronteranno sui temi legati al divario di genere con un pubblico di rappresentanti istituzionali, aziende partner, PMI del territorio e le 100 ragazze».
Attraverso il confronto e la sperimentazione sul campo, hackher_ si propone di avvicinare giovani studentesse al mondo STEM e abbattere il divario professionale di genere nel settore tech, ancora oggi caratterizzato da una netta predominanza maschile. Fondamentale in questo senso è il ruolo delle role model, figure di spicco nel mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni, che accettano di condividere le esperienze, aspirazioni e sfide nel percorso per diventare rispettate professioniste dei rispettivi settori.
Come afferma Signa: «Le role model hanno un ruolo chiave nel progetto perché è attraverso le loro storie personali e professionali che le ragazze possono essere ispirate e motivate a perseguire percorsi STEM che possono trasformarsi in grandi opportunità lavorative. L’obiettivo è fare capire loro che anche chi ha ruoli ai vertici ha dovuto affrontare ostacoli più o meno grandi ma la determinazione e la formazione hanno avuto la meglio».
I prossimi passi del progetto
hackher_ è ora arrivato alla quinta edizione, in programma a Napoli il prossimo 22 novembre, presso la Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, ancora una volta sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e con il patrocino di Comune di Napoli e Città Metropolitana di Napoli e con il supporto delle volontarie dell’Università Federico II e dell’Apple Academy. La tappa campana rappresenta il giro di boa del progetto sul territorio nazionale dopo Torino, Milano, Roma e Genova, e la prima di una serie di incontri nel Sud Italia.
«hacker_ è stato accolto molto positivamente sul territorio, delle 10 città che andremo a toccare siamo ora a metà percorso e nelle precedenti edizioni abbiamo avuto pieno supporto per la location da parte delle istituzioni (il Castello sforzesco a Milano, il Foro Italico a Roma e l’Acquario di Genova) il patrocinio della RAI che ci garantisce visibilità attraverso le riprese, il patrocinio delle Università sul territorio che ci mandano giovani laureande come volontarie a fare coaching alle 100 ragazze», aggiunge Signa.
Inoltre, molte aziende presenti sul territorio si sono man mano unite a una cordata di partner che sostengono il progetto e a loro volta gli danno visibilità (Google, IBM, SKY, Fastweb, PagoPA, Generali, Leonardo, Red Hat, Italdesign, Edison, Avio Aero, Engineering, Ferrovie dello Stato).
«Le esperienze ci mostrano che spesso le nuove generazioni sono intrappolate in una serie di stereotipi atavici e offrire loro una visione diversa apre nuove opportunità e possibilità di scelta – conclude Scilla Signa -. hacker_ è diverso da ogni altro progetto proprio per la peculiarità di aver messo assieme, in un unico evento, la formazione alle ragazze attraverso l’hackathon e il coinvolgimento al panel assicurando un confronto diretto con role model importanti».
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