Pensate al vostro più grande fallimento. Non a un piccolo ostacolo o a un errore di percorso, ma a un vero e proprio colpo che vi ha fatto arretrare, mettendo in discussione tutto ciò che avevate costruito fino a quel momento. Queste esperienze sono dolorose, destabilizzanti e, nel breve termine, possono sembrare impossibili da superare.
Eppure, Amy Shoenthal, autrice bestseller di USA Today, keynote speaker, giornalista, consulente di marketing e coach di leadership, ha dedicato anni di ricerca per dimostrare che proprio queste battute d’arresto sono la chiave per una carriera di successo. La chiave di quella che potremmo definire una mentalità vincente.
Nel suo TED Talk, Shoenthal racconta come abbia intervistato centinaia di leader d’azienda, politici e figure di spicco, riscontrando sempre un filo conduttore: la loro più grande realizzazione è nata dalla loro più grande crisi.
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Il “Setback Cycle”: affrontare il fallimento per rinascere con una mentalità vincente
Dopo tre anni di ricerche, interviste con neuroscienziati e coach, letture accademiche e analisi di business case, Shoenthal ha sviluppato il concetto del Setback Cycle, un modello in quattro fasi per affrontare e superare un fallimento. La sua teoria non è solo frutto di studi, ma anche della sua esperienza personale: due giorni dopo aver consegnato il manoscritto del suo libro sul tema, ha perso il lavoro. Una coincidenza quasi ironica, che l’ha costretta a mettere in pratica proprio ciò che aveva studiato.
Fase 1: Riconoscere il fallimento
La prima fase del Setback Cycle è la consapevolezza. «Non sempre un fallimento è chiaro e netto come un licenziamento o la chiusura di un’azienda. A volte ci si trascina in una situazione stagnante senza nemmeno accorgersene». Shoenthal ha creato un esercizio chiamato Alarm Clock Checklist per aiutare le persone a capire se stanno vivendo un momento di stallo: per un mese, bisogna annotare ogni giorno cosa ci dà energia e cosa ci lascia indifferenti. Alla fine, osservando i pattern, diventa evidente se si è già dentro un setback.
Fase 2: Accettare il disagio
Qui entra in gioco la parte più difficile: l’accettazione del fallimento e della vulnerabilità che ne deriva. «La nostra società è ossessionata dal successo e dalla positività, rendendo difficile convivere con il disagio». Ma secondo la neuroscienziata Chantel Prat, intervistata dall’autrice, proprio questa fase di sofferenza rappresenta un’opportunità: quando il cervello subisce un calo di dopamina a seguito di un fallimento, si attivano meccanismi che migliorano la nostra flessibilità mentale e la capacità di risolvere problemi.
Shoenthal racconta che, dopo la maternità, si era trovata messa da parte nel suo stesso ambiente di lavoro. I colleghi che avevano temporaneamente preso il suo posto erano stati promossi, mentre lei si sentiva invisibile. Non è stato solo un colpo alla sua carriera, ma un attacco alla sua autostima. Tuttavia, proprio questa situazione l’ha spinta a dedicarsi al giornalismo, aprendo porte che altrimenti non avrebbe mai considerato.
Fase 3: Esplorare nuove opportunità
Il terzo passo è il più dinamico: la ricerca di nuove strade. Shoenthal sottolinea l’importanza del networking, spesso sottovalutato. «Dopo il licenziamento, ho chiamato ogni ex collega, cliente, capo. Mi sono proposta per lavori di consulenza e ho ricevuto più offerte di quelle che avrei mai immaginato».
Ed è il principio che segue la stessa Susan McPherson, esperta di networking, che paragona i contatti professionali a costellazioni: basta un legame per aprire connessioni inaspettate.
Fase 4: Emergere e reinventarsi
Una volta affrontato il dolore e costruita una nuova rete di opportunità, arriva la fase finale: la rinascita. Tuttavia, Shoenthal avverte che il passaggio dal pensare all’agire può essere faticoso. «Dopo un periodo di crisi e di intensa trasformazione, il primo step è concedersi un momento di pausa. A volte, prima di lanciarsi in una nuova avventura, abbiamo solo bisogno di riposare. Quando si è pronti, però, arriva il momento di ricominciare».
Il vero significato del successo
Il messaggio di Amy Shoenthal è chiaro: il successo non è una strada lineare, ma un ciclo continuo di cadute e rinascite. I fallimenti sono inevitabili, ma ciò che conta è la nostra reazione. Accettare il fallimento, esplorare nuove vie e avere il coraggio di ricominciare sono gli ingredienti chiave per una mentalità vincente.
Se c’è una lezione da portare con sé, è questa: ogni sconfitta può essere la premessa per il più grande successo della nostra vita. Sta a noi decidere se restare fermi o spiccare il volo.