Un esempio di utilizzo di valore dei social media, di condivisione, di comunicazione efficace ma soprattutto di ambizione e professionalità. Stiamo parlando di Norma Cerletti, la content creator che è riuscita a rendere “attraente” l’apprendimento della lingua inglese
“How you pronounce this word?” Chi almeno una volta nella vita, scrollando la home di Instagram o TikTok non si è imbattuto in un video che inizia proprio con queste parole? Stiamo parlando dei contenuti creati da Norma Cerletti, in arte Norma’s Teaching che, a partire dal 2020, con creatività, ambizione e professionalità (ma anche tanta simpatia) ha sfruttato la forza dei social network per mettere a disposizione la sua conoscenza dell’inglese, proponendo alla community un metodo innovativo, divertente e molto efficace di apprendimento della lingua.
Un esempio di utilizzo di valore delle piattaforme social, di condivisione, di comunicazione smart ma soprattutto di ambizione e lungimiranza. Abbiamo fatto una chiacchierata con Norma, per farci raccontare da lei il suo percorso professionale, la sua storia e sfatare un po’ i falsi miti che ancora oggi avvolgono – soprattutto in Italia – lo studio dell’inglese.
Ci racconti il tuo percorso e com’è nato Norma’s Teaching?
«Sono cresciuta con la mia famiglia in provincia di Milano, più precisamente a Inveruno.
Quando si è trattato di scegliere quale scuola superiore frequentare ho optato per il liceo linguistico.
Come ho già avuto modo di raccontare, in quarta superiore sono partita alla volta di Castle Rock, nello stato di Washington, dove ho avuto l’opportunità di studiare per un anno e, infine, diplomarmi. É stata un’esperienza molto intensa, per la prima volta mi sono confrontata con una realtà completamente diversa dalla mia, avevo difficoltà a capire e a farmi capire, nonostante a scuola in Italia fossi molto brava in inglese.
Credo che proprio lì sia nata la mia passione per l’inglese e per l’insegnamento che, qualche anno dopo, è diventato la mia professione.
Dopo aver concluso il mio percorso di studi con la laurea in Scienze Politiche, ho infatti ottenuto una certificazione Celta che mi ha qualificato ufficialmente come insegnante di inglese e ho iniziato il mio percorso nelle scuole e nelle aziende.
Lavorando come libera professionista, all’inizio della pandemia mi sono ritrovata con pochissimo lavoro e molto tempo a disposizione, sono approdata quindi sui social con il profilo Norma’s Teaching con delle pillole quotidiane di inglese suscitando da subito un notevole interesse».
Com’è cresciuta nel tempo la tua avventura “imprenditoriale”, quante persone lavorano nel tuo team? Quale sfida hai dovuto superare per essere dove sei oggi?
«L’assetto è cambiato molto in effetti, dopo la costituzione della Srl a fine 2020 insieme ai miei soci Alice Bush e Michael Carbone, siamo cresciuti numericamente – siamo quasi 15 dipendenti ora – su due sedi, una a Reggio Emilia e l’altra a Milano. Le sfide sono quotidiane: la gestione del team, il confronto sui social, gli obiettivi di business, anch’io imparo una nuova lezione ogni giorno!».
Quali sono le tue strategie comunicative per rendere l’apprendimento dell’inglese più divertente ed efficace per la tua community?
«Le mie esperienze passate mi hanno aiutata ad elaborare un metodo di insegnamento che ho ribattezzato Fast, Fun and Fantastic .
In breve ogni lezione deve contenere una po’ di fun (divertimento), deve essere fast (andare dritta al punto) e anche un po’ fantastic (quel pizzico di magia che blows your mind)».
Cosa convince del tuo modo di comunicare e qual è il metodo che segui con i tuoi contenuti?
«Ho cercato di applicare lo stesso metodo sui social, in particolare IG e TikTok, che si prestano benissimo a contenuti veloci e mirati. L’altra cosa importante è sicuramente la costanza, fare poco, ma farlo tutti i giorni!».
Quanto è importante oggi conoscere l’inglese e quali sono i limiti sia nell’insegnamento che nell’apprendimento della lingua? Quali i miti da sfatare?
«Dal mio punto di vista conoscere l’inglese è vitale, apre moltissime opportunità, dal lavoro alle amicizie, dallo studio ai viaggi. Sapere l’inglese ci rende sicuramente più autonomi e self-confident. Un grande mito da sfatare secondo me è che si possa imparare una lingua solo da piccoli, col giusto metodo di studio e la motivazione anche da adulti si possono ottenere grandi risultati ed è quello a cui puntiamo con i corsi di Norma’s Teaching. A questo scopo abbiamo finalizzato un test molto divertente che aiuta l’utente ad orientarsi tra le varie offerte che proponiamo sul nostro sito normasteaching.com».
Cosa consigli ai ragazzi che hanno un sogno nel cassetto e che non hanno ancora trovato il coraggio di mettersi in gioco?
«Consiglio spesso di creare una Vision Board, che a me piace chiamare “la lavagna dei sogni”, se ne possono trovare di interessanti sul web. Una Vision Board non è una semplice lista di buoni propositi, è uno strumento pratico che ci aiuta a focalizzare i nostri obiettivi, a settare le priorità e concepire le giuste strategie per raggiungerli. Altro consiglio che ripeto spesso è di non avere paura di sbagliare, l’errore resta sempre un passaggio fondamentale del processo di apprendimento».