Talents Venture è una startup innovativa che mira a sostenere il percorso universitario di giovani talenti da un punto di vista economico, aiutandoli ad ottenere un prestito per pagare le tasse universitarie, ma non attraverso i canali tradizionali. Si tratta infatti di un’innovativa piattaforma che offre anche informazioni di orientamento. Abbiamo intervistato Pier Giorgio Bianchi, co-fondatore e Ceo di questa iniziativa imprenditoriale.
Il lato economico può essere problematico all’università: le tasse sono alte, la vita costa cara, non si hanno entrate proprie, le borse di studio spesso sono un miraggio, i prestiti per studenti non sono molto diffusi come prodotto bancario e nemmeno come ‘cultura’ rispetto ad altri Paesi. Come può fare un giovane che vuole studiare all’università a trovare forme di finanziamento alternative?
Pier Giorgio Bianchi pensa a possibili soluzioni già da un po’, era ancora uno studente quando ha cominciato a interessarsi ai cosiddetti Income Share Agreements (ISAs), una nuova tipologia di strumento finanziario che si sta affermando per supportare l’investimento in istruzione universitaria. Ha realizzato sul tema anche la sua tesi Triennale («Education Funding and ISAs: una proposta per pagarsi gli studi con il proprio reddito futuro») e Magistrale («ISAs, a new alternative for education financing: an empirical assessment of factors influencing defaults”) sugli ISAs, diventando la prima persona in letteratura finanziaria ad aver studiato questi strumenti dal punto di vista quantitativo.
Da questa premessa nasce il progetto di Talents Venture, che diventa startup quando Pier Giorgio incontra il suo futuro socio, Paolo Alberico Laddomada, studente al III anno di Giurisprudenza, ha analizzato il mercato del lavoro italiano e si è occupato di sviluppare dal punto di vista legale i contratti di Income Share Agreements, nuovi nel panorama giuridico italiano.
Ma sentiamo cosa ci ha raccontato Pier Giorgio.
Pier Giorgio, ci racconti come è iniziata la tua avventura imprenditoriale?
L’idea di Talents Venture nasce 6 anni fa quando dalla provincia di Frosinone mi sono traferito a Milano per studiare in Bocconi con la speranza di ottenere una borsa di studio. Purtroppo però, nonostante provenissi da una famiglia normale con due genitori semplici dipendenti, alla fine non sono riuscito ad ottenerla. Fortunatamente la mia famiglia decise di sostenere ugualmente l’investimento per la mia istruzione (e li ringrazio ancora oggi ogni giorno per averlo fatto). Tuttavia una volta arrivato a Milano mi sono reso conto che tanti ragazzi si trovavano nella mia stessa situazione: troppo “ricchi” per ottenere una borsa di studio ma nemmeno così autosufficienti da poter sostenere al meglio l’investimento richiesto (non è un problema soltanto di Bocconi, in Italia soltanto un ragazzo su 10 ottiene una borsa di studio). Inoltre, il fatto ancora più grave è che molti ragazzi della mia età rinunciavano ad iscriversi all’Università perché non in grado di sostenere questo investimento (non a caso siamo il paese in Europa, dopo la Romania, con meno laureati).
Questo evento ha fatto scaturire in me la volontà di poter modificare le cose per permettere a tutti di avere accesso ad un percorso di istruzione universitaria. È così che è nato il progetto Talents Venture che qualche anno dopo, avendo incontrato Alberico Laddomada (co-founder) nella stessa Residenza Universitaria, si è trasformato nella costituzione di una startup innovativa.
Quanto è stato difficile conciliare lo studio con l’avvio della startup (almeno per Alberico che è ancora ‘universitario)?
Il consiglio per chi vuole intraprendere un progetto imprenditoriale mentre è studente è quello di utilizzare la propria idea per testarla ed approfondirla in più attività possibili (es. lavori di gruppo e tesi).
Il momento più entusiasmate e quello più difficile vissuti fino a ora…