Oggi parliamo della startup WiPark, fondata da Giulia Pagnozzi, milanese, 24 anni, diplomata in America e oggi laureanda in giurisprudenza, che abbiamo intervistato. Come si intusce dal nome si tratta di un’app che aiuta a trovare parcheggio, e ci sono diversi motivi per cui ci interessa farvela conoscere, il primo dei quali è che la fondatrice stessa sarà con noi all’evento del 15 dicembre! Grande Giulia che ha accettato di condividere con tutti quelli che parteciperanno all’evento la sua storia imprenditoriale appena cominciata, ma decisamente già indirizzata sulla buona strada.
Infatti le abbiamo chiesto di essere con noi perchè ci ha colpito WiPark, che non è la prima app trova parcheggio che sia stata inventata. Lo fa a modo suo: il sistema in particolare mette in contatto le persone che cercano con quelle che lasciano un parcheggio, riducendo le perdite di tempo e fluidificando il traffico, e stimolando gli utenti a utilizzare il sistema con la corresponsione di coupon.
In cosa è davvero diversa dalle altre app e perchè Giulia l’ha inventata? Questa è una delle domande che le faremo nel corso dell’evento, intanto però facciamo un passo indietro e chiediamole subito come tutta questa avventura è partita.
“Ho iniziato a parlare dell’idea di creare un’app che aiutasse nella ricerca del parcheggio ormai due anni fa e come primo passo mi sono documentata, cercando di capire quale fosse la situazione in Italia ma anche all’estero. – dice Giulia – Spesso purtroppo anche se si hanno ottime idee è difficile poi realizzarle proprio perché il primo passo, e cioè quello di mettere in moto l’idea, è molto difficile. Il secondo step è stato cercare dei tecnici, un ingegnere che avesse voglia di darmi una mano e così tramite amici comuni ho contattato Matteo che ha portato con sé Luca, entrambi allora studenti di ingegneria, e tutt’ora noi tre siamo i soci principali. Subito poco dopo aver messo a punto l’idea, giugno 2016, abbiamo vinto UberPitch e da lì abbiamo iniziato a lavorare seriamente.’
In effetti, nel 2016 UberPitch – che le ha attribuito il titolo di ‘National Champion’ italiano, è stato un pò il ‘battesimo del fuoco’ per Giulia e WiPark.
‘Certo, questo riconoscimento ci ha permesso di realizzare che l’idea effettivamente poteva funzionare. Abbiamo poi partecipato al percorso di accelerazione del Polo Tecnologico di Pavia e vinto 3 borse di studio per la Mind the Bridge Startup School di San Francisco, che abbiamo frequentato lo scorso agosto. Ad oggi abbiamo costituito la società e siamo ormai 5 soci con competenze molto complementari. Stiamo finendo lo sviluppo dell’app e siamo in cerca di un investimento che ci permetta di organizzare al meglio la campagna di marketing e comunicazione.’
Insomma WiPark adesso fa sul serio, d’altro canto Polo Tecnologico di Pavia e di Mind the Bridge sono due organizzazioni piuttosto selettive nella scelta dei giovani imprenditori/progetti da supporrtare; a fronte di questo i loro percorsi di miglioramento di competenze individuali e del progetto d’impresa sono di alto livello.
Adesso, Giulia e il resto dei founder dovranno rimboccare le maniche e affrontare una fase delicata.
‘Per quanto riguarda le difficoltà sicuramente in Italia la burocrazia è un grande problema con cui si deve avere a che fare, ma per fortuna qualcosina si sta muovendo, ad esempio grazie al registro delle startup ed imprese innovative. Anche la ricerca di un investimento è un tasto dolente proprio perché, rispetto all’America dove si investe anche sulla carta, qui in Italia si preferiscono investimenti più sicuri su aziende ormai già avviate. Abbiamo invece ricevuto tantissimo aiuto da Uber, il team italiano è semplicemente fantastico composto da persone giovani e brillanti, in particolare dal General Manager Carlo Tursi. Il mondo delle startup in generale, che è in grande crescita qua in Italia, è molto solidale e ci si aiuta tra diverse startup.’
Certamente sarà molto interessante scoprire, attraverso la testimonianza nel corso dell’evento, in che modo il team WiPark sta cercando di superare le prime difficoltà, come si sostiene economicamente in questa fase, come si concilia la vita universitaria con l’avvio di un’impresa. Anche se Giulia è molto carica e positiva.
‘Beh, il mio messaggio per gli universitari è sicuramente quello di lanciarsi, di non aver paura di parlare delle proprie idee, spesso si teme che un’idea possa essere rubata e messa in atto da altri o ritenuta stupida, ma nessuna di queste due opzioni in realtà è veritiera. Al giorno d’oggi nessuna idea è davvero innovativa e probabilmente nel momento in cui viene in mente a noi, ad altre migliaia di persone si sarà accesa la stessa lampadina. Quello che fa la differenza è la capacità di portare avanti un lavoro, di renderlo unico e tutto questo è possibile solo grazie ad un team unito, competente e motivato. Io stessa sono ancora un studentessa e riconosco che in questi anni WiPark mi ha sicuramente preso moltissimo tempo ed energie, ma se tornassi indietro rifarei tutto. Siamo davvero partiti dal nulla e abbiamo imparato tantissimo ed è la soddisfazione più grande. Ora continuiamo a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di vedere la nostra idea sul mercato’.
Se vuoi sapere di più su WiPark e fare domande a Giulia, partecipa anche tu all’evento ‘Il futuro è oggi: sei pronto?’ il 15 dicembre a Milano(9.30-13.00) presso il Politecnico, in Piazzale Leonardo da Vinci, Aula De Donato. scopri di più sull’evento o iscriviti subito gratuitamente.