Hanno una media di 17 anni i giovani fondatori di Mabasta, impresa sociale che ha vinto il contest Opne-F@b Call4Ideas 2018 promosso dalla Compagnia assicurativa BNP Paribas Cardif e volto a individuare progetti innovativi a forte impatto sociale. Una vittoria che ha sancito la validità dell’idea d’impresa, soluzione contro bullismo e cyberbullismo, ma anche premiato lo spirito imprenditoriale, il talento e l’impegno di un team di adolescenti che si sono messi in gioco, alla grande!
Sono gli imprenditori sociali più giovani d’Italia: Mabasta, acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti, è nato nel 2016 ad opera di una classe di studenti all’epoca 14enni dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce. L’iniziativa, dopo due anni e mezzo di attività, è diventa impresa sociale lo scorso ottobre, i suoi fondatori sono ormai dei diciassettenni e hanno cominciato a fare sul serio. Non male partire conquistando la vittoria assoluta in un contest per startup internazionale di primo piano come Open-F@b Call4Ideas promosso da BNP Paribas Cardif, in collaborazione con InsuranceUp, un contest giunto alla sua quinta edizione e dedicato nel 2018 alla Positive Impact Innovation, ovvero l’impatto sociale dell’impresa.
I ragazzi di Mabasta hanno superato una selezione tra 130 progetti provenienti da tutto il mondo entrando nella rosa dei dieci finalisti che ieri si sono confrontati, cimentandosi con ‘pitch’ uno contro uno, all’evento conclusivo, la ‘Final Challenge’, dove hanno sbaragliato progetti di altissimo valore sociale e imprenditoriale, e imprenditori più maturi, esperti e disinvolti, rispetto a loro.
La loro passione, il loro talento, il loro impegno nell’impresa che portano avanti non è stato offuscato minimamente da qualche piccolo momento di emozione e li ha portati sul podio più alto.
‘Questa vittoria è stata inaspettata – hanno commentato i ragazzi del team a caldo – qui ci siamo confrontati con persone più grandi di noi, con più esperienza e progetti importanti. Alla nostra età, 17 anni, poterci confrontare con un ambiente che ha così tanta esperienza nello startup sociale è stato molto bello”.
Cosa fa Mabasta?
“Mabasta” è nato nel 2016 come movimento ideato e animato da adolescenti, per contrastare e, possibilmente, prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo con azioni svolte “dal basso”, da parte dei ragazzi stessi. È un’impresa sociale che opera principalmente attraverso l’uso consapevole e positivo del web e della tecnologia. Mabasta si esprime e agisce nei linguaggi multimediali e interattivi dei ragazzi in quanto “è” dei ragazzi.
Il “Modello Mabasta” consiste in una originale serie di consigli e azioni comportamentali che ogni classe e scuola d’Italia può liberamente adottare. È un innovativo protocollo di iniziative svolte quasi esclusivamente dagli studenti e supervisionate dagli adulti (insegnanti e presidi). Il Modello è rivolto a tutti i livelli di scuola, dalle elementari alle superiori.
La sua Positive Impact Innovation consiste nel fatto che, oltre a contrastare a un triste fenomeno in crescita, è, in assoluto, la prima volta che ad occuparsi di bullismo e cyberbullismo siano i giovani stessi, ossia coloro che sono direttamente coinvolti e protagonisti (vittime, “bulli” e “bulle”, ma anche gli spettatori). Ad oggi questo forte impatto è stato dimostrato sia dalla quantità di studenti e scuole che hanno interagito con Mabasta negli ultimi due anni, sia dalla grande attenzione dei media e delle istituzioni (Presidente Mattarella, Ministri, Camera, Sanremo, Spiderman, quotidiani, tv e radio nazionali, …).
Fanno parte del team: Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Denise De Cillis, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Niki Greco, Simone La Gioia, Andrea Laporta, Francesca Laudisa, Maria Marsano, Michela Montagna, Francesco Rizzo, Filippo Staccioli, Daniela Tafuri.
Adult leader: Daniele Manni.
Gli altri progetti che hanno vinto Open-F@b 2018 sono:
Leaf – offre servizi bancari virtuali alle popolazioni vulnerabili che attraversano i confini territoriali, permettendo a rifugiati e migranti di viaggiare in sicurezza, senza contanti, proteggendo i propri risparmi.
Uyolo – si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare prodotti innovativi ad alto valore tecnologico nei campi della filantropia, volontariato e imprenditoria sociale. Tra i fattori chiave che hanno portato alla vittoria le tre idee figurano, oltre al contenuto tecnologico e alla capacità della proposta di generare un impatto positivo su persone e società, anche la fattibilità del progetto.
Anche tu hai spirito imprenditoriale?
Partecipa alla nostra Disruptor Challenge!
Disruptor Challenge 2018 è la prima edizione di una GARA multi-contest che darà una bella occasione a tanti giovani di aprire la porta del proprio futuro professionale. C’è tempo fino al 10 dicembre per partecipare!
Possono partecipare studenti universitari e neolaureati, che potranno sfidarsi in 10 contest tematici, in 5 diversi ambiti tecnologici e settoriali, realizzati in collaborazione con:
- Accenture per ‘The future of Human and Machine Interaction’
- Enel per ‘The future of energy’
- Generali Italia per ‘The future of insurance’
- GI Group per ‘The future of work’
- Telepass per ‘The future of mobility’
Su ogni tema è possibile partecipare in due categorie:
- Future Vision: presentazione di un articolo “visionario”, che partendo da dati e trend sappia interpretarli con originalità, creatività, proponendo anche scenari “out-of-the box”. (sul regolamento maggiori dettagli sulla struttura dell’elaborato)
- Business Idea: nuove idee imprenditoriali sia in forma di prodotto che di servizio che rispondano alla challenge specifica proposta per ogni ambito (sul regolamento maggiori dettaglio su come presentare il progetto)
Nella sezione contest tematici troverai tutte le informazioni e i dettagli utili per candidarti.
La partecipazione è #unlimited, cioè puoi candidarti anche a tutti i contest se hai grande creatività e molte idee, e vincerne uno!
Ti aspettiamo!