350 progetti provenienti da 14 università italiane hanno partecipato all’edizione 2016 di JA University Startup Competition e i più promettenti hanno partecipato alla finale nazionale di Milano lo scorso 24 giugno. A vincere è stato il BTeam dell’Università Tor Vergata di Roma, con un progetto di ricerca e d’impresa nel campo biotech. Tor Vergata si impone anche con il progetto terzo classificato. Complimenti a tutti i team cha hanno partecipato, siete stati fortissimi ragazzi!
C’eravamo anche noi di University2Business a seguire i pitch delle 14 finaliste della competizione di Junior Achievement Italia dedicata ai progetti di startup sviluppati all’interno degli atenei italiani, ben 14 per esatti. E a dirla tutta, l’impressione che abbiamo avuta è che i giudici avranno avuto un bel daffare per scegliere il vincitore che rappresenterà l’Italia alla competizione europea che si svolge dal 6 all’8 luglio 2016 a Bucarest, perchè i progetti erano tutti molto interessanti.
Il BTeam
BTeam è un progetto d’impresa partito solo ad aprile 2016 grazie allo scambio di conoscenze, competenze e idee di dottorandi e ricercatori dei dipartimenti di Scienze e Tecnologie Chimiche e Management e Diritto dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’.
BTeam ha infatti ideato e sviluppato un nuovo processo di sintesi efficace, a basso costo e a basso impatto ambientale per la molecola del bromotimolo (BT), che ha mostrato delle proprietà antibatteriche significativamente superiori rispetto al timolo, che è attualmente utilizzato come antisettico in numerosi prodotti industriali. Tuttavia, a oggi, il BT non è ancora utilizzato a causa del suo costo molto elevato. L’obiettivo di BTeam è di introdurre il BT come agente antibatterico in vari prodotti industriali. In particolare, si vogliono soddisfare le esigenze dell’industria dell’healthcare, e più in generale di quella antibatterica.
Il team del progetto è composto da Pierluca Galloni (CEO): ricercatore in chimica organica. Ha esperienza in campo chimico e nella gestione di procedure di brevetto con l’Università di Roma Tor Vergata; Federica Sabuzi (COO): dottoranda di ricerca in chimica. È esperta del nuovo processo di sintesi del BT proposto; ha trascorso un periodo di studio presso la Technical University of Delft dove ha iniziato a sviluppare il processo in oggetto; Francesca Valentini (Vice-COO): laureanda magistrale in chimica. Collabora da circa un anno con il laboratorio di chimica organica per ottimizzare il processo di sintesi del BT, costituendone oggetto di tesi di laurea magistrale; Matteo Cristofaro (CMO-CFO): dottorando di ricerca in Management. Ha esperienza accademica e professionale in business modeling e business planning per progetti di startup; Francesco Scafarto tutor del team da parte dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’, ricercatore in Management dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’, docente di Entrepreneurship e impegnato nella ricerca sui temi di business planning e start-up.
BTeam ha ricevuto anche il premio Brilliant Young Entrepreneurs di Hyundai Motor Company del valore di 15.000 euro, di cui 5000 euro di finanziamento a fondo perduto e 10000 euro sotto forma di un percorso di consulenza sulla base delle specifiche esigenze del team, finalizzato al lancio dell’impresa.
Alla finale di Milano sono state premiate anche EasyLide dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha messo a punto un braccialetto wearable che, attraverso un algoritmo evoluto basato su dati biometrici, segnala con anticipo le crisi epilettiche e Bee Italians, un progetto basato sullo snellimento della produzione del miele di qualità per il ripopolamento delle api, dell’Università di Roma Tor Vergata, giunte rispettivamente al secondo e al terzo posto.
Chi è Junior Achievement
Junior Achievement è la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola. In 122 Paesi, la rete di JA riunisce oltre 450.000 volontari d’azienda provenienti da tutti i settori professionali e, con loro, raggiunge più di 10 milioni di studenti al mondo.