Di fronte al tema ‘competenze digitali‘ capita spesso di domandarsi: ma quale sarà il mio livello di competenze? Online è ora possibile verificarlo attraverso un test liberamente accessibile attraverso il sito Digital iQ, realizzato da Fastweb, in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Bicocca di Milano e un gruppo di psicologi e psicometristi. Hai bisogno di 40 minuti per farlo, al termine avrai anche una certificazione con i risultati.
Digital IQ è parte del progetto #getdigital di Fastweb, un insieme di iniziative che hanno l’obiettivo di diffondere le competenze digitali e l’adozione di comportamenti digitali offrendo alle scuole, alle persone e alle piccole e medie imprese strumenti di valutazione delle proprie competenze e moduli di formazione.
Il Digital IQ si presenta come uno strumento che valuta il livello di “competenze” e “attitudini” digitali, distinguendo tra skills (competenze) e attitudes (attitudini).
- qui ti spieghiamo cosa si intende per competenze digitali
Il test è “gamificato” (cioè presentato in una forma ludica), quindi anche se è un po’ lungo, è piacevole da fare. L’ambientazione è quella di un viaggio spaziale, in cui è necessario superare diverse “missioni” che pongono delle sfide all’utente attraverso domande e giochi di abilità, richiede un tempo di svolgimento di circa 40 minuti. La suddivisione in numerose missioni, tuttavia, facilita l’utente e rende possibile interrompere la compilazione per poi riprendere in seguito, in qualsiasi momento, senza penalizzazioni.
Alla fine del test, l’utente riceve una certificazione contenente il proprio profilo digitale e i punteggi ottenuti in ciascuna delle 5 macroaree. Tale certificazione può essere scaricata in PDF o può essere condivisa sui social. Inoltre, l’utente riceve anche un open badge, una certificazione digitale da poter allegare al proprio profilo LinkedIn, compilando la scheda “Certificazione” che si trova nel profilo LinkedIn in “Aggiungi sezione profilo” → “Traguardi raggiunti” → “Certificazioni”.
(per approfondire leggi l’articolo di Agenda Digitale)