Ed eccoli qui i vincitori della Disruptor Challenge: Angela Erika Giannotti, una studentessa 25enne del Politecnico di Bari e Alessandro Innocenti, uno studente 23enne del Politecnico di Milano sono i vincitori assoluti che si sono portati a casa un assegno da 2000 euro ciascuno! Ma a tutti i 10 finalisti (vincitori della propria categoria e a cui sono stati dei premi tech) vanno i nostri complimenti, bravi ragazzi! Ecco, in maggiore dettaglio, le idee vincenti del contest e i commenti dei partecipanti.
“ Abbiamo organizzato la Disruptor Challenge per stimolare la cultura imprenditoriale e digitale degli studenti italiani, per dare voce ai migliori giovani di talento e visibilità alle idee innovative più brillanti. – afferma Andrea Rangone, CEO di Digital360, Gruppo di cui fa parte University2Business – Sono molto orgoglioso dei ragazzi che hanno partecipato alla competizione, che hanno presentato progetti di business efficaci e idee visionarie che analizzano temi di grande dibattito da punti di vista nuovi e stimolanti”.
Come molti di voi sanno, la Disruptor Challenge è un contest multi-settoriale che in questa prima edizione ha proposto le sue sfide in 5 diversi ambiti: Human & Machine Interaction, supportato da Accenture; Energy, supportato da Enel Group; Insurance, supportato da Generali Italia; Work, supportato da Gi Group e Mobility, supportato da Telepass . Facebook ha aderito all’iniziativa in qualità di social media partner. Per ogni ambito i giovani candidati hanno potuto competere con una “business idea” in cui mettere in luce la propria inclinazione imprenditoriale oppure con un articolo visionario che rispondesse alla specifica challenge “future vision”.
Angela Erika Giannotti di Trani (BT), studentessa di Ingegneria Edile e Architettura al Politecnico di Bari, è la vincitrice della Best Business Idea per il progetto in ambito Energy (partner Enel Group) “PUC Device – Portable User Code Device”, una soluzione che consente all’utente di spostare il proprio contratto di utenza ogni volta che cambia domicilio attraverso un dispositivo personale, nominale, trasportabile e identificabile con un Codice Utente unico e immutabile, che abilita la fornitura elettrica attaccandolo al contatore elettronico dell’energia e la disabilita scollegandolo.
“Dalla Disruptor Challenge, la sfida dei “perturbatori”, ho portato a casa una grinta pazzesca, un rinnovato desiderio di credere fortemente nelle proprie idee e la voglia di non demordere mai. Ho colto l’opportunità di questa gara con un pensiero non convenzionale – “thinking out of the box” -, con l’ambizione di ideare qualcosa di davvero innovativo, funzionale e sostenibile. E’ stata una esperienza fantastica, mi ha letteralmente emozionato vincere questa challenge e sono ancora più carica per nuove sfide e nuovi obiettivi! Grazie a tutti!” dice Erika Giannotti.
Alessandro Innocenti, 23enne di Bollate (MI), studente di Ingegneria Energetica al Politecnico di Milano, ha ritirato il premio Best Future Vision come autore del miglior progetto nell’ambito Work (partner GiGroup), con un articolo che analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, indagando quali categorie di lavoratori potrebbero essere sostituite dai robot, quali opportunità si aprono per chi verrà rimpiazzato e quali sfide attendono le persone che svolgono professioni altamente qualificate e non immediatamente sostituibili.
“Da questa Disruptor Challenge ho sicuramente portato a casa la conferma che pensare, progettare e parlare con in mente l’innovazione è fondamentale per essere veramente d’impatto nella società. Nonostante tutte le difficoltà e le incertezze che ci possono essere, guardare al futuro è l’unico modo per riuscire a plasmare da protagonisti il domani.”
Le idee degli altri finalisti del contest
Emanuele De Zuani, 23enne di Legnaro (PD), e Nicola Zago (PD), entrambi studenti di Ingegneria Gestionale all’Università di Padova, sono risultati vincitori nell’ambito Mobility (partner Telepass), nella categoria “Business Idea”, per il progetto Telepass 2.0 che punta a gestire i dati raccolti dalla piattaforma Telepass con un sistema di intelligenza artificiale che impara dal comportamento degli utenti per offrire un servizio migliore e più in linea con le esigenze dell’utenza.
“Partecipare alla Disruptor Challenge ci ha permesso di applicare quanto imparato nel percorso universitario ( e non solo ) in ambiti aziendali, potendo dar voce a idee innovative. Abbiao avuto la possibilità inoltre, di avere un confronto diretto con manager di importanti società. Anche se non siamo riusciti ad essere i vincitori assoluti della competizione abbiamo comunque vissuto una bellissima esperienza, potendo ascoltare altre brillanti Business Idea ed esperienze di giovani imprenditori fondatori di startup. E’ stata una giornata di grande ispirazione per il futuro.”
Amir Navab Irani, studente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, è il secondo premiato nell’ambito Smart Mobility, nella categoria “Future Vision”, per un articolo sul futuro del car sharing, in cui immagina un servizio basato su veicolo a guida autonoma accessibili attraverso parametri biometrici (come le impronte digitali o la scansione oculare) e gestibili con una super App che integra un servizio di mobile wallet per i pagamenti digitali.
“La mia partecipazione alla Disruptor Challenge mi ha insegnato che a prescindere dal risultato che otterrai, non dovresti avere paura di esprimere la tua idea. Potrebbe sembrare sciocco agli altri, ma alla fine ci hai provato e hai fatto sapere agli altri cosa ne pensi. Ance se fallisci non rimarrai deluso. La lezione più importante è che i fallimenti sono la parte principale del processo per arrivare al successo. Se non avessero avuto tanti fallimenti i grandi imprenditori, non avrebbero conosciuto mai la strada per il successo.”
Cinzia Celeri, 21enne di Costa di Mezzate (BG), studentessa di Ingegneria Gestionale all’Università degli Studi di Bergamo, è la vincitrice nell’ambito Human & Machine Interaction, nella categoria “Future Vision”, per un articolo che immagina di poter utilizzare sistemi di intelligenza artificiale e machine learning per contrastare i pregiudizi e ricalibrare le decisioni durante le interazioni con le persone.
“Disruptor Challenge ha dato a tutti noi la possibilità di esporre al pubblico le nostre idee e ricevere dei feedback. La sfida finale mi ha lasciato una forte carica positiva, la sensazione che noi giovani possiamo davvero dare il nostro contributo per il futuro ed essere di impatto, oltre a una grandissima soddisfazione.”
Davide Maria Giacomini, 22enne di Milano, studente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, è il secondo premiato nell’ambito Human & Machine Interaction, nella categoria “Future Vision”, per un articolo sui legami fra innovazione tecnologica attraverso l’intelligenza artificiale e livello di inclusione sociale. I sistemi di intelligenza artificiale possono contribuire a creare una società più aperta, inclusiva e benestante, che a sua volta realizzerà applicazioni di AI in linea con questi principi, in un circolo virtuoso che lega strettamente innovazione tecnologica e sociale.
“La Disruptor Challenge proposta da University2Business è stata una esperienza entusiasmante. L’essere spinti a pensare ad argomenti che affrontiamo quotidianamente, a volte in con un po’ di superficialità, in modo più strutturato, mi ha obbligato a mettere nuovamente in discussione alcune delle idee più radicate in me; questo mi ha obbligato ad uscire dalla mia “comfort-zone” , risvegliando un lato di me, quello filosofico (nel senso più ampio del termine), che gli studi ingegneristici avevano parzialmente sopito.”
Alessandro Innocenti, 23enne di Bollate (MI), studente di Ingegneria Energetica al Politecnico di Milano, è risultato anche l’autore del secondo miglior progetto nell’ambito Energia, con la “Business Idea” Spegny. Si tratta di coinvolgere i consumatori nel mercato dell’energia incentivandoli a consumare di meno, risparmiando, e a vendere sulla rete l’energia non utilizzata. Una App per smartphone invia notifiche per chiedere lo spegnimento dei carichi ed riceve i pagamenti per l’energia re-immessa nella rete, abilitati dalla tecnologia blockchain attraverso smart contract per transazioni immediate.
A pari merito con Alessandro Innocenti nell’ambito Work si è piazzato Alessandro Giommi, 22enne di Pesaro (PU), studente di Ingegneria Informatica e dell’Automazione all’Università Politecnica delle Marche, con una “Future Vision” che analizza l’evoluzione del ruolo delle soft skills nel mondo del lavoro, da elemento marginale nei curriculum dei candidati a fattore determinante nella scelta delle persone da inserire in azienda.
“Da questa Disruptor Challenge ho sicuramente portato a casa la conferma che pensare, progettare e parlare con in mente l’innovazione è fondamentale per essere veramente d’impatto nella società. Nonostante tutte le difficoltà e le incertezze che ci possono essere, guardare al futuro è l’unico modo per riuscire a plasmare da protagonisti il domani.”
Domenico Pastore, 22enne di Atena Lucana (SA), studente di Amministrazione, Finanza e Controllo Aziendale all’Università degli Studi di Pavia, è il vincitore nell’ambito Assicurazioni, nella categoria “Business Idea”, per il progetto Insutrust. Insutrust sfrutta le tecnologie Internet of Things e Blockchain per proporre un prodotto assicurativo personalizzato sulla base del rischio geografico e soggettivo a cui l’utente è sottoposto in tempo reale durante il suo utilizzo. Un sistema IoT installato sulla vettura permette di raccogliere e trasmettere dati sul rischio geografico a cui è soggetto l’utente, mentre la blockchain consente di decentralizzare il sinistro e assicurare anche le clausole contrattuali oggi ritenute poco affidabili.
“La cosa più importante che ho portato a casa, e che posso consigliare a tanti altri ragazzi e ragazze come me, è quella di mettersi in discussione e perseverare. Mettere in discussione se stessi, le proprie idee, i propri punti di vista e dimostrare prima a noi, e poi agli altri di essere, davvero capaci. Dico questo perché il mio progetto in particolare nasce in un settore come quello assicurativo con alte barriere all’entrata e un’idea maturata praticamente davanti a un caffè e poi discussa con il mio amico. Abbiamo perseverato per mesi (davanti a tanti scetticismi ovviamente e domande senza risposta) e l’abbiamo messa in discussione continuamente. Nonostante ciò alla fine ci è stata data l’opportunità di partecipare a Distruptor Challange e quindi per noi è stata una conferma su quello che stiamo facendo, e ancora di più grazie a feedback di esperti del settore.”
Francesca Carta, 23enne di Quartu Sant’Elena (CA), studentessa di International Management all’University of Bath, attualmente vive a Madrid, è la vincitrice nell’ambito Assicurazioni, nella categoria “Future Vision”, per un articolo che delinea l’evoluzione del mondo del lavoro nel 2025, in termini di relazioni fra scuole e imprese, riduzione del gender gap, diminuzione dell’orario quotidiano di lavoro e nuovi modelli di lavoro, come lo smart working.
“La Disruptor Challenge mi ha dato l’opportunità di esporre una serie di iniziative che, se prese in considerazione, potrebbero influire positivamente sul nostro futuro. – dice Francesca – Sono contenta di essermi messa in gioco e soprattutto di averlo fatto in un contest dedicato a noi donne. Sono tornata alla mia routine consapevole che, a volte, fermarsi a riflettere anche quando siamo sopraffatti dagli impegni, può davvero finire per sorprenderci.”
Prossimamente parleremo ancora dei progetti vincitori e pubblicheremmo i milgiori articolo ‘future vision’, nel frattempo stiamo già lavorando alla prossima edizione, a tutti dunque: stay tuned!
Cos’è la Disruptor Challenge
Competenze digitali e imprenditoriali sono oggi il cuore del valore che un giovane può portare al mondo delle imprese, e che le imprese infatti cercano. University2Business è la piattaforma digitale d’incontro e di servizi del Gruppo Digital360 che vuole creare un ponte tra studenti universitari e neolaureati e aziende, sostenendo proprio cultura digitale e spirito imprenditoriale, In questa direzione va anche Disrtuptor Challenge, alla sua prima edizione, una competizione multi-settoriale sui temi caldi dell’innovazione digitale organizzata in collaborazione con 5 grandi aziende; Accenture, Enel, Generali Italia, Gi Group, Telepass.
“Gli studenti universitari e i giovani neolaureati saranno i futuri protagonisti della rivoluzione digitale che sta trasformando tutti i settori e i mercati, ma non sempre sono consapevoli di queste opportunità o hanno le giuste competenze per sfruttarle”, afferma ancora Andrea Rangone – . “La capacità di utilizzare tecnologie digitali farà la differenza per lavoratori e imprese di ogni settore: per i soli data scientist nel mondo nei prossimi anni si stimano 2,7 milioni di occasioni di lavoro. Il ritardo del mondo educativo rischia di incidere pesantemente sulla competitività del Paese”.
Disruptor Challenge, l’evento
Tutti i partecipanti al contest sono stati invitati all’evento, ma solo i finalisti (cioè quelli ritenuti più meritevoli in ogni categoria) hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie idee in un pitch di 3 minuti, che tutti i ragazzi hanno saputo utilizzare nel migliore dei modi, dando prova delle loro attitudini e disinvoltura. I pitch hanno contribuito quindi alla valutazione delle due idee che anche attraverso il voto via app del pubblico sono state poi premiate.
L’evento è stata anche l’occasione per far vivere ai giovani intervenuti un momento di grande ispirazione grazie all’intervento di tre startupper di successo che hanno fondato la propria azienda negli anni dell’università: Filippo Piatti di Artiness Reality, Gabriele Giugliano di Tutored e Alessandro Cadoni di Friendz, hanno raccontato la propria avventura imprenditoriale