Codici e linguaggi di programmazione sono il suo pane quotidiano: sviluppa interfacce grafiche, siti web, app e videogiochi. Stiamo parlando del Java Developer, una delle figure professionali più ambite in ambito IT
Per la rubrica Identikit Professioni vi presentiamo il Java Developer.
Abbiamo ormai la conferma di quanto le professioni in ambito ICT saranno sempre più richieste nel prossimo futuro. Ecco perché non si deve trascurare la possibilità di farsi strada in questo settore.
Se all’interesse per il mondo dell’Information and Communication Technologies si somma una certa predisposizione a destreggiarsi tra codici e linguaggi di programmazione, il gioco è fatto: siete sulla buona strada per diventare delle figure professionali molto ambite da aziende e software house del panorama italiano ma anche internazionale. Una di queste è, appunto, il Java Developer.
Ecco la buona notizia! Dal Report Tech Cities di Experis si legge che per colmare il gap di competenze, una tendenza che si registra da parte delle aziende è quella di inserire in organico anche profili junior, con poca esperienza, prevedendo dei corsi di formazione verticalizzati e intensivi, per accelerare lo sviluppo delle skill tecniche e l’ingresso nei team operativi.
Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Chi è il Java Developer e di cosa si occupa
Intanto, Java – proprio come Python e PHP – è uno dei linguaggi di programmazione più diffusi e impiegati per lo sviluppo di videogame, interfacce grafiche, software e web app ed è anche uno tra i più semplici e versatili da utilizzare.
I ruoli che uno sviluppatore java può ricoprire sono diversi: può essere un front-end developer e occuparsi della parte visibile e navigabile del sito web, o al contrario un back-end developer, ovvero colui che rimane dietro le quinte, focalizzandosi sulla progettazione di ciò che non è visibile ma che tiene in piedi un sito web o un’app.
Si tratta, senza dubbio, di una figura poliedrica e in grado di offrire un contributo prezioso ai vari team interni o ai clienti per i quali lavora. Programma siti, applicativi e database, disegnando e mantenendo aggiornati questi prodotti e servizi. Il Java Developer è, infatti, impegnato in attività di monitoraggio dei software che lui stesso crea e in azioni di debug che puntano a correggere eventuali problemi riscontrati.
E non è tutto; oltre a riuscire a trovare un’occupazione con estrema facilità, questa figura professionale gode dell’estrema flessibilità di lavorare in full Smart Working; una professione in ambito web, infatti, può essere svolta praticamente ovunque.
Le competenze di un Java Developer
Le competenze tecniche che uno sviluppatore Java deve acquisire, sviluppare e tenere sempre aggiornate sono davvero tante. Imprescindibile è la conoscenza delle principali tecnologie di sviluppo front-end come HTLM, Javascript, JQuery, CSS, JSON, Bootstrap e Angular.js alla quale si aggiungono:
- conoscenza delle principali funzionalità dei database relazionali come Oracle o MS SQL Server;
- dimestichezza con framework come Spring, JPA, Hibernate;
- doti di programmazione e progettazione dei software;
- familiarità con i Web Service più comuni come SOAP/REST, per esempio.
Ma attenzione, anche a una figura così tecnica e analitica vengono richieste delle soft skill, importanti tanto quanto la controparte hard. Tra queste:
- attitudine al problem solving, per essere in grado di analizzare e risolvere velocemente eventuali problemi che possono insorgere;
- attenzione e cura per i dettagli e una spiccata curiosità. È una figura professionale che deve saper coniugare alla perfezione approccio dinamico e metodo rigoroso;
- capacità di capire le dinamiche del settore specifico nel quale si opera;
- grande concentrazione e resistenza allo stress ma anche di organizzazione per essere in grado di gestire e rispettare de dead-line;
- logica e spirito intuitivo;
- ottime doti comunicative, pazienza e autocontrollo;
- propensione al lavoro in team.
Formazione e sbocchi lavorativi di un Java Developer
Una formazione tecnico/scientifico gioca a vantaggio di chi vuole diventare uno sviluppatore Java, così come è consigliabile frequentare facoltà come Ingegneria informatica. Non mancano, però, coloro che decidono di intraprendere un percorso universitario per specializzarsi in matematica e poi in programmazione. Fondamentali sono i corsi di formazione professionalizzante che rilascino un certificato che attesta le competenze acquisite.
Vediamone alcuni disponibili in Italia.
Click Academy offre un Master in Programmazione Java e Sviluppo Applicazioni rivolto a chi vuole costruire applicazioni professionali per Siti Web e dispositivi Android e IOS. Le nozioni apprese potranno essere spese sia in ambito aziendale, sia in qualsiasi ambito professionale dove sono richieste skill di programmazione per il Web.
MAC Formazione mette a disposizione Corso Java, un percorso di formazione che nasce allo scopo di fornire tutti gli strumenti utili per apprendere un linguaggio di programmazione ormai essenziale per ogni esperto di informatica.
SinerVis Consulting propone il Master Java 8, un’ottima opportunità per chi vuole imparare un linguaggio di programmazione ad alto livello, tra i più richiesti ed utilizzati nel mondo del lavoro.
Oltre alle software house, un java developer può intercettare delle offerte di lavoro che provengono da studi di consulenza, centri di ricerca o anche dalla Pubblica Amministrazione. Ovviamente può anche decidere di lavorare in autonomia – da freelance – tenendo aperta una Partita IVA e gestendo più progetti in contemporanea.
Retribuzione di un Java Developer
In Italia un Java Developer junior (1-2 anni di esperienza) può guadagnare dai 25 ai 28mila euro annui, mentre una figura senior (sopra i 5 anni di esperienza) si attesta attorno ai 40mila euro annui.
Come emerge dal report Tech Cities di Experis, più della metà delle offerte per questo profilo interessano la città di Milano (36,5%) e Roma (28,8%) con una RAL media di 34mila euro. La differenza di RAL tra nord e sud è molto netta; infatti, se a Milano è di 40mila e a Roma di 35mila, a Bari è di 33mila e a Napoli non supera i 28mila euro.