Che cosa c’entra la LEGO con un programma di robotica? 100 tonnellate di Volvo A60 Articulated Hauler da spostare lungo una pista da 50 metri per la cui fattibilità occorrono 10.000 newton, 728.168 elementi LEGO Technic e 1920 motori Control+ XL utilizzati, 80 piattaforme realizzate in 2000 ore di costruzione nella fabbrica LEGO sulla base di un prototipo sviluppato da 35 ragazzini sparsi nel mondo.
Sono questi i numeri di un progetto che ha quasi dell’incredibile e che ci mostra la strada da percorrere per stimolare i giovani talenti che governeranno la digital trasformation nel prossimo futuro. Stiamo parlando dell’ultima sfida tech organizzata dalla FIRST LEGO League, il programma globale di robotica che prepara gli studenti dai 4 ai 16 anni a carriere STEM nel mondo reale e che nel suo acronimo (FIRST – For Inspiration and Recognition of Science and Technology, tradotto letteralmente “Per l’ispirazione e il riconoscimento della scienza e della tecnologia”) descrive ciò che da oltre due decenni muove il Gruppo LEGO nella volontà di stimolare la crescita dei costruttori di domani, i bambini, e aiutarli a formare, attraverso il gioco, competenze che dureranno tutta la vita, per diventare magari ingegneri dei robot.
FIRST LEGO League 2021, la sfida impossibile
“Anche con i miei 20 anni di esperienza, mi sarei sentito scoraggiato davanti questa sfida”, ha detto Libor Udržal, maestro costruttore e ingegnere del Gruppo LEGO che, insieme agli ingegneri di Volvo, ha lanciato la sfida a 35 giovani studenti della FIRST LEGO Leaugue.
Divisi in quattro squadre, i brillanti studenti provenienti da Stati Uniti, Svezia, Giappone e Nigeria e dunque dislocati lontano tra loro, supportati da designer ed esperti di ingegneria del Gruppo LEGO e Volvo, hanno unito le proprie capacità e intuizioni, per ideare un prototipo di una macchina interamente realizzabile in pezzi LEGO Technic che fosse abbastanza potente da spostare il più grande trasportatore del mondo, una Volvo A60 Articulated Hauler di 50 metri.
Ogni squadra ha ricevuto la versione LEGO Technic da 2.193 pezzi del trasportatore, il set LEGO Technic 6×6 Volvo Camion Articolato, e ha avuto tre mesi di tempo per lavorare insieme e costruire il prototipo. Invogliare i ragazzi a proseguire sulla strada della collaborazione e dell’ispirazione reciproca per sviluppare le loro competenze STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), è l’obiettivo perseguito dal progetto.
La soluzione robotica
Le squadre hanno presto capito che per muovere il trasportatore avevano bisogno di creare una forza di trazione di 10.000 newton e hanno trascorso centinaia di ore per sviluppare, presentare e perfezionare una soluzione su come spostare il trasportatore.
I giovani studenti hanno collaborato nonostante i diversi fusi orari, barriere linguistiche e videochiamate. Dopo lunghi tempi di riflessione e di problem solving transfrontaliero, hanno inviato agli ingegneri della fabbrica LEGO a Kladno progetti e istruzioni precise per assemblare 728.168 elementi LEGO Technic in una macchina in grado di inviare segnali e dare vita ai 1.920 motori LEGO Technic Control+ XL. Estrema gioia di tutti i partecipanti alla sfida quando in diretta con la fabbrica LEGO hanno assistito al test finale (il secondo a dir il vero, visto che durante il primo era scoppiato un incendio e costretto i giovani a tornare al tavolo di progettazione) ammirando la loro creazione impiegare appena 30 minuti per trainare il trasportatore Volvo lungo la pista da 50 metri.
“I bambini hanno dimostrato un’incredibile resilienza e tenacia. Nonostante i loro piani si siano letteralmente ridotti in cenere al primo tentativo, le squadre hanno dimostrato che con la collaborazione, il lavoro di squadra e una buona dose di creatività, si può sempre trovare un modo per avere successo”, ha detto Frida Jönsson, Designer di VOLVO.
L’insegnamento del programma di robotica LEGO
A conti fatti, questa sfida Lego non solo è servita a stimolare la voglia di confrontarsi con le materie tecniche dei più giovani, ma ha dimostrato a tutti coloro che vi hanno assistito come potrebbe essere il lavoro dell’ingegnere del futuro: a distanza, connesso e soprattutto collaborativo.
“Uno degli insegnamenti più grandi che ho imparato è che si può ottenere molto di più di quanto la gente si aspetti, soprattutto quando si lavora insieme e con le idee giuste, e trovo davvero fantastico che siamo riusciti a completare questa sfida. Questo progetto dimostra che ho la capacità di lavorare con altre persone e creare cose che rendono possibili concetti impossibili”, dice Maya, studentessa della First LEGO League.