Aggiungere al bagaglio culturale un’esperienza all’estero durante il percorso di studi o quando si è già entrati nel mondo del lavoro è un’idea affascinante, ma soprattutto un’occasione per crescere, imparare e costruire un futuro più solido. Non è un caso, infatti, che più giovani decidono di intraprendere un tirocinio in un altro Paese per arricchire il proprio bagaglio di esperienze. Ad esempio, alcuni dati di Eurostat ci rivelano che tra il 2016 e il 2022 sono stati oltre 17mila gli studenti italiani che hanno trascorso almeno tre mesi in un’università straniera.
Ma perché questa scelta è così vantaggiosa? E quali sono gli aspetti da considerare prima di partire? E soprattutto, come trovare un tirocinio all’estero?
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Perché è importante prendere in considerazione l’idea di un tirocinio all’estero?
Non si tratta solo di arricchire il curriculum, ma di vivere un’esperienza che permette di sviluppare competenze trasversali, migliorare la conoscenza delle lingue straniere e acquisire una visione internazionale del mondo del lavoro.
Uno dei motivi principali che spingono a fare un tirocinio all’estero è la crescita personale. Vivere e lavorare in un contesto diverso da quello abituale permette di sviluppare una maggiore autonomia, di affrontare situazioni nuove e di adattarsi a una cultura differente. È un modo per mettersi alla prova, per superare eventuali timori e per acquisire maggiore sicurezza in sé stessi. A questo si aggiunge l’opportunità di migliorare una lingua straniera, perché nulla è più efficace dell’immersione totale nella quotidianità di un altro Paese per affinare le proprie competenze linguistiche.
Dal punto di vista lavorativo, è innegabile che un’esperienza internazionale rappresenta un valore aggiunto nel curriculum. Le aziende apprezzano particolarmente i candidati che hanno trascorso un periodo all’estero, poiché dimostrano flessibilità, spirito di adattamento e una mentalità aperta. Inoltre, lavorare in un ambiente internazionale significa anche ampliare la propria rete di contatti, conoscendo professionisti e colleghi provenienti da tutto il mondo. Queste connessioni potrebbero rivelarsi fondamentali per il futuro, sia per trovare nuove opportunità di lavoro che per costruire relazioni professionali durature.
Dove e come trovare un tirocinio all’estero? Siti, app e piattaforme
Esistono diverse strade per accedere a queste opportunità, ed è fondamentale scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio settore di interesse.
- Programmi di mobilità internazionale
Esistono numerosi programmi finanziati da istituzioni europee e internazionali che facilitano l’accesso a tirocini all’estero. Il più noto è Erasmus+ Traineeship, che offre borse di studio per svolgere stage in aziende, enti o istituzioni in Europa. Altri programmi includono il Programma Vulcanus (per tirocini in Giappone destinati a studenti europei di ingegneria e scienze) e il DAAD (che offre opportunità in Germania per diverse discipline). - Siti web specializzati e piattaforme di recruiting
Esistono diverse piattaforme online che raccolgono offerte di stage internazionali come:- ErasmusIntern.org: specifico per tirocini in ambito Erasmus+;
- IAESTE: per opportunità nel settore tecnico-scientifico;
- AIESEC: per stage in aziende e ONG in tutto il mondo;
- LinkedIn e Indeed: ottimi per trovare offerte di tirocinio pubblicate direttamente dalle aziende;
- Portale dei Giovani: un punto di accesso all’informazione dedicata ai giovani sulle opportunità di mobilità transnazionale per l’apprendimento e ha l’obiettivo di favorire la partecipazione giovanile a progetti/iniziative di mobilità all’estero.
- Contattare direttamente le aziende
Se si ha in mente un’azienda o un ente in cui si vorrebbe lavorare, è possibile inviare una candidatura spontanea. Preparare un CV in lingua, una lettera di presentazione personalizzata e mostrare interesse per le attività dell’azienda può fare la differenza. - Università e centri di orientamento
Molte università hanno uffici dedicati all’orientamento internazionale che collaborano con aziende e istituzioni all’estero. Contattare questi uffici può facilitare la ricerca e garantire supporto amministrativo e finanziario. - Fiere del lavoro e networking
Partecipare a career days internazionali, eventi di networking o fiere del lavoro consente di entrare in contatto diretto con aziende che offrono stage. Anche gruppi professionali su LinkedIn o associazioni di ex studenti possono rivelarsi utili per ottenere informazioni e referenze.
Fonti di finanziamento per i tirocini all’estero
Affrontare un’esperienza all’estero comporta inevitabilmente dei costi, ma esistono diverse opportunità di finanziamento che possono aiutare a rendere l’esperienza più accessibile.
Uno dei principali strumenti di supporto è rappresentato dalle borse Erasmus+, che coprono una parte delle spese di viaggio e soggiorno per i tirocini svolti all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di un contributo che varia in base al paese di destinazione e alla durata del tirocinio, offrendo un aiuto concreto agli studenti e ai neolaureati.
Molti atenei mettono a disposizione borse di studio universitarie destinate a chi desidera intraprendere un’esperienza lavorativa all’estero. Questi fondi possono essere erogati sotto forma di contributi diretti o attraverso accordi con aziende partner.
In alcuni paesi, sono disponibili finanziamenti governativi, come nel caso della Francia o della Germania, dove vengono offerti incentivi economici per supportare la mobilità internazionale di studenti e giovani professionisti.
Infine, un’altra possibilità è rappresentata dai tirocini retribuiti, offerti da alcune aziende e istituzioni internazionali. Sebbene non sempre garantiscano uno stipendio elevato, spesso prevedono almeno un rimborso spese che aiuta a coprire i costi di base.
Quali sono gli aspetti da considerare prima di partire
Prima di partire, però, è fondamentale informarsi sui requisiti richiesti per il tirocinio. In molti casi è necessaria una buona conoscenza della lingua del Paese ospitante o almeno dell’inglese, spesso utilizzato come lingua veicolare negli ambienti lavorativi internazionali. Anche la documentazione è un aspetto da non trascurare: se la destinazione si trova fuori dall’Unione Europea, potrebbe essere necessario ottenere un visto o un permesso di soggiorno specifico.
Un altro elemento da considerare riguarda la retribuzione: non tutti i tirocini all’estero sono pagati, ma ci sono diverse possibilità per ottenere un supporto economico. Oltre alle borse Erasmus+, alcune regioni italiane offrono finanziamenti per esperienze formative all’estero. Inoltre, alcune aziende e organizzazioni prevedono un rimborso spese o una piccola retribuzione per i tirocinanti. È quindi importante valutare attentamente le condizioni economiche prima di accettare un’offerta, tenendo conto anche del costo della vita nella città di destinazione.
Prepararsi bene prima della partenza è essenziale per vivere al meglio questa esperienza. È utile informarsi in anticipo sul Paese di destinazione, cercando di comprendere la cultura locale, le abitudini lavorative e il sistema di trasporti. Anche la scelta dell’alloggio merita particolare attenzione: alcuni stagisti preferiscono vivere in appartamenti condivisi con altri studenti o lavoratori, mentre altri optano per residenze studentesche o famiglie ospitanti. Avere un’idea chiara delle proprie esigenze può facilitare la ricerca di una soluzione abitativa adatta.