I Millennial oggi costituiscono la maggioranza della forza lavoro. Questa classifica compilata da Great Place to Work permette di analizzare gli elementi che attraggono le persone in questa fascia di età e le convincono a rimanere all’interno di un’azienda, un’informazione particolarmente importante in un periodo in cui il numero di dimissioni si va moltiplicando
Quando si pensa a cercare lavoro quello che si vuole è entrare in una realtà che rispecchi tutta una serie di requisiti – dallo stipendio alla formazione, passando per l’ambiente e i benefit -. Sono tante le dimensioni che rendono un’azienda interessante, ma per avere un’idea ci viene incontro la classifica Best Workplaces for Millennials di Great Place to Work.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
La metodologia della ricerca Best Workplaces for Millennials 2021
Proprio per cercare di capire cosa desiderano i nati tra il 1981 e il 1996, Great Place to Work, che si occupa di studio e analisi del clima aziendale e di employer branding, nel compilare la classifica dei Best Workplaces for Millennials 2021, ha coinvolto 128 imprese, per un totale di 40.854 collaboratori intervistati, di cui 8.960 Millennial.
In particolare, a concorrere ai due terzi del punteggio totale è stato il giudizio dei giovani tra i 25 e i 40 anni, mentre il restante terzo deriva dalla differenza fra la percezione dei giovani e quella del resto della popolazione aziendale e dalla percentuale degli stessi Millennial sul totale dei rispondenti al sondaggio.
I risultati della classifica
Sul podio, Casavo Management, azienda che opera nell’ambito del Real Estate, si è classificata al terzo posto. Il secondo posto spetta a Mia-Platform, specializzata in soluzioni tecnologiche per la realizzazione end-to-end di piattaforme digitali cloud native, mentre la vincitrice è Bending Spoons, che opera nel settore dell’Information Technology.
Quello che accomuna le aziende entrate a far parte della classifica è:
- un work-life balance superiore rispetto rispetto alle organizzazioni non premiate (85% vs 76%);
- uno distacco del 26% rispetto alle altre aziende per quanto riguarda promozioni e riconoscimenti;
- una relazione dei Millennials con il proprio responsabile migliore del 15%;
- una maggiore cultura dell’innovazione (87% contro 67%);
- una collaborazione all’interno del team del 20% più alta;
- una quota di collaboratori con età compresa tra i 24 e i 34 anni superiore del 23% alla media ISTAT.
Significativamente, la percentuale di Millennials che vogliono continuare a lavorare nel lungo periodo per le aziende premiate è del 10% in più rispetto al 70% delle organizzazioni non presenti in classifica.