L’aspetto esteriore, la stretta di mano, l’atteggiamento e la comunicazione non verbale giocano un ruolo fondamentale durante un colloquio. Ecco qualche consiglio per fare una buona prima impressione!
Ci vogliono poco meno di dieci secondi affinché, durante un colloquio, chi ci sta di fronte si faccia una prima impressione di noi, e se questa persona è il recruiter chiamato a decidere se siamo idonei o meno alla posizione per la quale ci siamo candidati, beh, è abbastanza evidente come sia necessario concentrarci proprio su quel brevissimo lasso di tempo nel quale potremmo giocarci la carriera. Citando Oscar Wilde, “Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione”.
Sino a che punto l’aspetto fisico condiziona la nostra opinione su qualcuno che abbiamo appena conosciuto? Quali sono i fattori più comuni che determinano – positivamente o negativamente – la nostra percezione di qualcuno che incontriamo per la prima volta? Quali tratti fisici tendiamo a collegare ad alcuni aspetti caratteriali?
Quanto conta fare una prima impressione buona a un colloquio
La prima impressione si forma nei primi istanti dell’incontro e può influenzare significativamente l’opinione del recruiter. L’aspetto esteriore, la stretta di mano, l’atteggiamento e la comunicazione non verbale giocano un ruolo fondamentale in questo contesto. Un candidato che si presenta in modo professionale dimostra fiducia e manifesta un interesse sincero per l’opportunità di lavoro ha maggiori probabilità di catturare l’attenzione positiva del datore di lavoro. Questo perché, è importante precisarlo, una buona impressione non si basa solo sull’aspetto esteriore, ma anche sull’autenticità e sul modo in cui si interagisce.
Come fare una buona prima impressione colloquio sin dal subito
Curare il look
Indossare abiti curati e adatti al contesto è un segnale di rispetto per sé stessi e per gli altri. Tuttavia, è altrettanto importante che questa cura esteriore rifletta coerenza con la nostra personalità, evitando di sembrare troppo preparati o artificiosi.
Puntare sulla comunicazione verbale
La comunicazione verbale è altrettanto rilevante. Parlando chiaramente, ascoltando attentamente e rispondendo in modo coerente possiamo trasmettere il nostro pensiero in modo efficace. Inoltre, dimostrare una conoscenza approfondita del contesto dell’incontro, come nel caso di un colloquio, può evidenziare il nostro impegno e interesse per l’opportunità.
Ispirare fiducia ed essere autentici
Essere sé stessi e mostrare la propria personalità in modo genuino crea un legame più autentico e duraturo. L’autenticità traspare in modi sottili, come la gestione dello stress. Respirare profondamente e mantenere la calma possono sottolineare la nostra capacità di affrontare le sfide in modo positivo.
Far percepire sicurezza
La postura e i gesti comunicano una gamma di emozioni e atteggiamenti. Ad esempio, una postura eretta e gesti aperti possono trasmettere sicurezza e apertura. Inoltre, un sorriso sincero è uno strumento potente per stabilire un immediato senso di connessione. La sua autenticità può far emergere la nostra personalità in modo positivo.
Contatto visivo
Il contatto visivo durante una conversazione è un altro elemento altrettanto cruciale. Mantenere l’occhio su chi parla dimostra attenzione e interesse. È importante trovare un equilibrio, evitando sia la fissazione intensa che la mancanza di contatto visivo.
Esprimere gratitudine
È un gesto che spesso viene trascurato, ma ringraziare per l’opportunità di incontrare qualcuno, e eventualmente inviare un messaggio di riconoscenza successivamente può fare la differenza nell’opinione dei recruiter e/o datori di lavoro.
Evitare di creare diffidenza
Evitare di generare diffidenza è essenziale nelle interazioni sociali e professionali, specialmente quando si cerca di stabilire connessioni positive.
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