Facile scrivere un CV, non c’è nulla da inventare. Si tratta solamente di organizzare le informazioni sulla propria carriera scolastica, lavorativa, esperienze ecc, secondo modelli standard come il formato europeo tradizionale o addirittura utilizzando strumenti digitali che aiutano a renderlo più incisivo. Ma quando si tratta di scrivere una motivation letter, la questione può rivelarsi molto impegnativa, sopratutto se scrivere non è proprio il tuo forte. Ecco 5 suggerimenti che ti aiuteranno a superare il blocco della pagina bianca.
Se viene richiesta, la motivation letter sarà il fulcro della tua presentazione, il documento che il recruiter leggerà per primo: le aziende ricevono talmente tanti CV, tutti spesso molto in linea con le competenze richieste, che la motivation letter diventa la discriminante, il primo banco di prova per testare il tuo temperamento, le attitudini, la grinta, l’interesse effettivo per il lavoro proposto. E’ molto importante quindi che colpisca l’interlocutore sin dall’inizio, lo tenga ancorato alla lettura e ti distingua dalla massa.
Ma passiamo ai consigli pratici.
1 – Conosci il tuo “nemico”
La famosa frase di Sun Tzu – L’arte della guerra – è sempre utile in numerose occasioni, questa compresa. Spesso chi è alla ricerca di un lavoro inserisce il pilota automatico e invia CV a tappeto e, quando richiesto, motivation letter copia-incollate, molto generiche quindi, senza reale attenzione per l’azienda che lo chiede, senza mettere “anima” in quello che si scrive. Ti assicuro che non c’è nulla di peggio: la piattezza, la mediocrità emergono prepotentemente. E’ una motivation letter destinata al cestino. Al contrario, informarti bene su quella specifica società, che magari è anche importante ma è una società B2B che non hai mai sentito, è proprio il primo passo che devi fare. Grazie a Internet è molto facile, basta googlare e cercare magari nelle news più recenti l’andamento aziendale. Osservando il sito aziendale, le attività social, scoprirai molte cose che ti potranno ispirare e far capire la cultura dell’azienda stessa, che guiderà lo stile e il tono della tua motivation letter. Fai capire che conosci l’azienda, che sai bene quello che fa, che ne conosci i successi, che saresti entusiasta di lavorare per una società così innovativa, così creativa, di valore, ecc. Esprimi la tua stima e simpatia, senza scivolare nell’esagerazione e nella lusinga.
2 – La motivation letter non è la ripetizione con altre parole del tuo curriculum
Sembrerà banale dirlo, ma la motivation letter è una lettera personale, non deve ribadire le cose già inserite nel curriculum vitae. Al massimo ti puoi concedere di spiegare meglio e valorizzare alcuni aspetti del tuo CV, ma se sono anche a supporto del resto del discorso, che principalmente deve raccontare cosa ti spinge a presentare la tua candidatura, perchè ti interessa quel posto di lavoro, quali sono le tue aspettative, e che contributo pensi di poter dare con il tuo lavoro.
3 – Ispirato, non prolisso
Nessun recruiter leggerà oltre la prima pagina. Per quanto tu possa essere bravo a scrivere e ispirato, qui non si tratta di mettere giù il romanzo della tua vita, ma la tua capacità di sintetizzare in un testo fluido, vivace e piacevole, ma che non supera (possibilmente) le 500-600 parole il motivo per cui vuoi davvero quel lavoro, per cui l’azienda dovrebbe scegliere te e non un altro (tieni a bada l’arroganza), sii sempre positivo. Vietato nel modo più assoluto cercare di suscitare compassione con riferimenti a circostanze tristi e sfortunate della propria vita.
4 – Dritto al punto
Il punto è “perchè vuoi davvero quel lavoro? per quale motivo sei interessato a lavorare per quella azienda?”. Questa è la domanda implicita nella richiesta da parte di un’azienda della motivation letter e non deve trattarsi di una risposta assoluta del tipo “perchè è quello che ho sempre sognato”, sarebbe addirittura controproducente. Bisogna però essere convincenti su un punto: che non si guarda a quell’impiego come a un ripiego, a un ultima spiaggia, ma si è davvero motivati a voler dare il massimo in quella esperienza lavorativa, che si possiede un grande potenziale. Ti sarà di soccorso aver approfondito la tua conoscenza di quell’azienda, come si diceva al punto 1, e dunque anche del settore in cui opera, l’interesse per il quale può essere il primo punto di interesse nella tua motivation letter.
5 – Controlla la forma e l’indirizzo email del tuo invio
Do per scontato che anche se scrivere non è il tuo forte, la tua lettera sia in italiano o inglese corretto e fluido, tuttavia ricontrolla sempre che non vi siano ripetizioni o refusi, ma non solo. Verifica che il tuo tono sia appropriato al tipo di azienda, più o meno formale; usa uno stile e una grandezza font ben leggibili, oserei dire classici. Se devi mandare a una persona precisa il documento, inizia la lettera rivolgendoti con la formula di rito (Gent.le, o Buongiorno dott…..) direttamente a quella persona. Verifica di inviare la tua mail dal tuo personale account di posta: se per caso sei attualmente impegnato in uno stage o lavoro temporaneo in altra azienda, e ti hanno assegnato un indirizzo email, non inviare proprio da quello! Non fa una buona impressione, perchè l’indirizzo email assegnato dal datore di lavoro dovrebbe essere utilizzato sempre e soltanto per motivi lavorativi, non personali, quindi anche agli occhi di un potenziale nuovo datore manifesta superficialità circa certe prescrizioni.