C’è parecchio da discutere ultimamente sul tema ‘CV’: secondo molti è obsoleto, secondo altri è sempre il primo strumento che serve avere a disposizione pronto e aggiornato per promuovere la propria ricerca di lavoro. La verità sta nel mezzo: certamente oggi non basta più ‘mandare il cv’ e bisogna anche rinnovare la sua forma rendendolo più ‘digitale’; ma rimane ancora un documento che le aziende prima o poi chiedono, anche semplicemente per profilare i propri dipendenti.
Certamente, le modalità con cui le aziende fanno recruiting si stanno evolvendo: è notizia recente che la multinazionale Unilever ha cominciato a utilizzare Intelligenza Artificiale, Gamification e Social network per trovare i propri dipendenti. La società sta infatti testando un processo completamente digitale che attraverso la pubblicazione delle ricerche di lavoro sui social porta i candidati a una pagina web in cui ci si iscrive attraverso il proprio profilo Linkedin (abbiamo già parlato di come sia importante tenerlo aggiornato).
Le candidature vengono prima scremate con un sistema di intelligenza artificiale, dopodichè le persone sono sottoposte a un test gamificato (12 giochi in 20 minuti) che mettono in evidenza le competenze dei candidati coerenti con il tipo di lavoro per cui stanno facendo richiesta.
I sopravvissuti a questa prova saranno poi sottoposti a una video intervista via mobile tramite messaggi pre-registrati. Solo a questo punto i candidati rimasti potranno avere un incontro vero e proprio con i recruiter.
Un’altra modalità che si sta diffondendo tra le aziende è quella di richiedere video-curricula, tanto è vero che anche in Europa cominciano a nascere inziative imprenditoriali che sfruttano questa opportunità, come riporta Business Insider, cioè piattaforme che permettono alle persone che cercano impiego di caricare il proprio video curriculum.
Il guru ed esperto di nuove tecnologie Marco Montemagno, spiega bene in un video che si intitola ‘Non mandare il CV’ i limiti di questo strumento e perchè oggi con un pò di creatività sia possibile trovare strade diverse per mettersi in luce davanti a un’azienda.
Anche la nostra piattaforma di Gare U2B è nata per questo scopo, dare una possibilità di recruiting più efficace e innovativa alle aziende, offrendo parallelamente agli studenti l’opportunità di mettersi in luce e guadagnare qualcosa. Diverse società (tra le più recenti Bip, QiBit, Helvetia, Ibm, Generali, Supportize, Siram, Txt, Bricoman) ci hanno già scelto per lanciare contest attraverso i quali è per loro possibile (e per te utile) ottenere idee e proposte innovative e individuare così giovani talenti, le cui competenze possono essere direttamente testate.
Nello scenario di rinnovamento del mondo del recruiting, dunque, il curriculum vitae non è più (e sempre meno lo sarà) il mezzo che permette di fare la selezione: altri strumenti, molto più efficaci sono oggi disponibili. Il resume di esperienze e competenze, e tutto quanto inserito nel CV, prima o poi verrà chiesto dall’azienda che assume per poter realizzare l’anagrafica e la profilazione dei propri dipendenti.
E’ quindi ancora consigliabile per chiunque in età lavorativa (anche quelli che sono già in fase ‘carriera’) tenere pronto, aggiornato e ben fatto il proprio curriculum vitae, perchè è ancora richiesto da molte aziende.
Una guida molto completa ed efficace che può aiutare in questo è quella realizzata da JobbyDoo, che analizza davvero tutto, da quale informazioni selezionare al font da utilizzare. Offre anche ottimi consigli per un CV di successo, per esempio ‘Come Trasformare i Buchi nel Curriculum in un Punto di Forza’.
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