Non era proprio questo il modo in cui si pensava che sarebbe diventata realtà la laurea abilitante, già da tempo in discussione nel nostro Paese, ma sta di fatto che d’ora in poi , per diventare medici a tutti gli effetti, basterà conseguire la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (classe LM/41) e ottenere il giudizio di idoneità nel corso del tirocinio pratico-valutativo, non occorrerà più invece l’esame di abilitazione, consistente in una prova teorica a quiz. Tale disposizione è definitiva, cioè non sarà ancorata all’emergenza.
La disposizione, che punta a reclutare circa 10mila neo laureati in Medicina ed è contenuta nel ‘Decreto Cura-Italia’ è stata così giustificata dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, che ha fortemente voluto l’adozione di questa misura.
“Fronteggiare l’emergenza Coronavirus significa dare risposte immediate ma con una visione che consentano all’Italia di guardare in prospettiva al medio-lungo periodo. Un primo segnale importante, in tal senso, è quello di rendere il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, da questo momento in poi, immediatamente abilitante per l’esercizio della professione di medico-chirurgo. Questo significa liberare immediatamente sul Sistema sanitario nazionale l’energia di circa diecimila medici fondamentale per far fronte alla carenza che lamentava il nostro Paese. Cogliamo questo momento di difficoltà per adeguarci per sempre e con positività anche alle esigenze di una società che cambia”.
Le nuove disposizioni hanno riguardato anche l’istituzione di un Fondo da 50 milioni di euro per Università, Enti di ricerca e Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale.
“Si tratta di fondi che contribuiranno a sopperire alle immediate maggiori necessità determinate dallo stato di emergenza”, ha spiegato il ministro Manfredi ai media “ma serviranno anche a garantire l’approvvigionamento di servizi e tecnologie essenziali in questa fase di crisi”.
Come funzionerà
Primo punto, come si diventa medici?
Per diventare medici a tutti gli effetti, basterà conseguire la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (classe LM/41) e ottenere il giudizio di idoneità nel corso del tirocinio pratico-valutativo, consistente in tre periodi da quattro settimane (anche non consecutivi) da svolgere in area chirurgica, medica e della medicina di base. Non occorrerà più invece l’esame di abilitazione, consistente in una prova teorica a quiz.
Secondo punto, cosa potranno fare i neo medici?
I nuovi medici, non essendo in possesso di specializzazione, non saranno impiegati negli ospedali, ma in servizi territoriali, sostituzioni della medicina generale, case di riposo etc. Tuttavia, in questo modo, libereranno a loro volta altri 10mila medici, che potranno essere trasferiti nei reparti e contribuire alla lotta al Covid-19.
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