Un valido alleato ai colloqui di lavoro, il metodo STAR (acronimo di Situation, Task, Action, Result) sintetizza i 4 elementi chiave su cui lavorare per rispondere alle domande comportamentali
Spesso buona parte delle domande a cui si deve rispondere durante i colloqui di lavoro sono di carattere comportamentale. In pratica, quello che recruiter e intervistatori vogliono sapere è come ci si è comportati in passato rispetto a delle situazioni specifiche, come si è risolta una situazione complicata, come si è raggiunto un successo. Quello a cui puntano è la valutazione delle soft skill per capire come si reagisce.
Se di primo acchito potrebbe sembrare semplice rispondere, in realtà anche in questo caso è bene arrivare preparati. Infatti, il modo migliore per farsi ascoltare e catturare l’attenzione è dare risposte efficaci e chiare, che seguano un senso logico, e che mettano ben in evidenza i punti chiave.
Colloqui di lavoro, in cosa consiste il metodo Star
In tal senso, un valido alleato ai colloqui è il metodo STAR. Ogni lettera di questo acronimo sintetizza con una parola i 4 elementi su cui lavorare per rispondere alle domande comportamentali: Situation, Task, Action, Result (situazione, compito, azione, risultato).
Questo metodo consente, infatti, di argomentare in modo concreto e mettere in luce, contemporaneamente, per ciascuna di queste “lettere” i punti di forza e le competenze.
Come applicare il metodo Star ai colloqui di lavoro
In pratica, il metodo Star permette di raccontare secondo uno schema ben delineato un aneddoto che comincia con un problema o una criticità (situazione), per poi passare al ruolo che si ha avuto nel gestire la situazione (compito), alle soluzioni che sono state trovate e implementate (azione) e a che cosa hanno portato le nostre azioni (risultato).
Utilizzare il metodo Star durante i colloqui vuol dire quindi avere ben chiaro quali domande porsi prima di rispondere al recuiter, per ciascuna fase del racconto.
Per essere più concreti, ecco una lista delle domande per ogni sezione dello STAR:
Situazione
Per questa sezione è opportuno ricordarsi di partire dal racconto dettagliato della situazione, fornendo tutti i particolari che aiutano a farne comprendere la complessità e quale responsabilità si aveva. Quello che bisogna sottolineare è:
Cosa è successo?
Quali erano le circostanze?
Chi era coinvolto?
Qual era il problema/criticità?
Compito
In questa fase è importante ribadire quale ruolo si è assunto e cosa si è fatto per risolvere la situazione:
Quale compito hai avuto?
Quale obiettivo si doveva raggiungere?
Che cosa hai dovuto fare?
Hai avuto l’incarico da un superiore?
Hai gestito la criticità da solo o con dei colleghi?
Azione
Questo passaggio è quello più delicato, perché è qui che si devono mettere in luce le capacità personali, spiegare con dovizia di particolari (ma solo quelli davvero importanti!) che cosa si è fatto in prima persona. L’obiettivo è dimostrare di aver avuto un ruolo centrale nel risolvere la situazione. Quindi ricordati di rispondere a queste domande:
Cosa hai fatto nello specifico per affrontare la situazione?
Quali competenze hai messo in gioco?
Risultato
Infine, racconta il tuo successo, ovvero che obiettivo hai raggiunto e non dimenticarti che non va mai bene essere troppo modesti: sottolinea la tua soddisfazione!
Che cosa hai ottenuto con le tue azioni?
Chi e quanto ne ha beneficiato?
I tuoi superiori hanno apprezzato?
Hai avuto dei riconoscimenti?
Che cosa hai imparato?
Esempio di applicazione metodo Star duranti i colloqui
Ecco un esempio di come il metodo Star può essere efficacemente applicato per rispondere a una domanda abbastanza complessa che un recruiter potrebbe porgere durante un colloquio.
Mettiamo caso venga chiesto di raccontare un errore commesso e il modo in cui è stato risolto/gestito.
- Situazione: Ho dimenticato di inviare un’e-mail importante a un cliente; era un compito che mi aveva affidato il mio capo, che adesso stava aspettando una risposta.
- Compito: Dovevo fare in modo che il mio capo venisse a conoscenza della situazione e potesse occuparsene prima che fosse troppo tardi.
- Azione: Mi sono subito dato da fare. Ho raccontato al mio capo della mia dimenticanza e ovviamente mi sono scusato. Mi sono offerto di parlare con il cliente per spiegare la situazione ed evitare che il mio superiore fosse ingiustamente “accusato di negligenza. A quel punto ho capito che dovevo trovare un modo per far sì che un simile episodio non si ripetesse: ho, così, scaricato un’app di promemoria che mi aiutasse a tenere sempre sotto controllo la mia to-do list.
- Risultato: Il mio capo è stato in grado di riparare al danno con il cliente e da allora scrivo sempre sull’app i compiti importanti da svolgere ogni giorno.