AIESEC è la più grande organizzazione di studenti al mondo (18-30 anni), presente anche in Italia. Nato nel 1948 con l’obiettivo di sviluppare una leadership giovanile imprenditoriale e responsabile, AIESEC è costantemente cresciuto nel tempo ed è oggi presente in 126 Paesi e territori. Con i suoi 70000 volontari si impegna a creare opportunità di volontariato/professionali per portare un contributo concreto. AIESEC collabora con l’ONU attraverso i suoi progetti per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030: i Sustainable Development Goals.
L’esperienza internazionale è sempre più determinante per la qualità del proprio CV. Non solo è talmente fondamentale da essere considerata scontata la buona conoscenza dell’inglese, e ben vengano altre eventuali lingue; è proprio l’esperienza all’estero, che viene considerata importante e formativa. Chi non è mai uscito dal proprio recinto di certezze e non si è confrontato con altre culture e contesti è meno appetibile per il mondo del lavoro. Tanti studenti universitari fanno l’Erasmus, ma non sono ancora abbastanza: la nostra ricerca ‘Il futuro è oggi: sei pronto?‘, ultima edizione, ha messo a fuoco la poca propensione degli studenti italiani verso l’esperienza internazionale, verificando che oltre il 70% degli studenti NON ha trascorso alcun periodo all’estero.
Un’altra recente indagine di ricerca Eurostat, l’agenzia statistica europea, che ha voluto sondare la mobilità nel mercato del lavoro europeo nei giovani tra i 20 e 34 anni, ha verificato che oltre il 60% degli italiani non si sposterebbe mai all’estero per inseguire un lavoro.
Questa poca propensione all’internazionalizzazione è certamente un limite di molti giovani, o perlomeno è visto come limite da parte di molte aziende, per cui chi nutre ambizioni lavorative dovrebbe includere nel proprio percorso universitario periodi all’estero, conciliati con lo studio come con Erasmus, o sotto forma di stage, tirocini e volontariato.
Tra le varie organizzazioni di studenti universitari, Aiesec è probabilmente quella offre più supporto in questa direzione, può contare sulla sua diffusione in più di 126 Paesi, è presente in tante città universitarie, e con i suoi 70000 membri rappresenta un network, una community, una grande famiglia con un obiettivo in testa: sviluppare e sostenere i giovani tra i 18 e 30 anni a costruire la propria cultura internazionale, le proprie competenze, le proprie ambizioni, in un’ottica di internazionalità e positivo impatto sociale.
Per fare questo ha diversi programmi e collaborazioni con altre organizzazioni internazionali, tra le più importanti e recenti c’è quella con l’Onu per raggiungere gli obiettivi dell’ “Agenda 2030“, redatta dalle Nazioni Unite e sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri.
Il suo principale programma (ma non il solo) è probabilmente il ‘Global Volunteer‘, un’esperienza di volontariato internazionale che ti permette di passare dalle 6 alle 8 settimane immerso in una nuova cultura.
“AIESEC è la più grande organizzazione di studenti al mondo. Lo ripetiamo come un mantra, è la nostra forza e il nostro fiore all’ occhiello, senza queste dimensioni AIESEC oggi non sarebbe l’Organizzazione che conosciamo, gli scambi non sarebbero possibili in così tanti Stati (forse nemmeno in Italia) e tantissimi giovani non potrebbero mai vivere un’esperienza internazionale.” scrive in questo post Costanza Di Mauro, una delle voci di Aiesec sul magazine dell’organizzazione.
“AIESEC Italia è una delle migliori realtà in Europa, e cresce ogni giorno. Più di ottocento studenti ne hanno fatto parte nel 2017 . – dice ancora – Essere membri di AIESEC vuol dire anche e soprattutto allargare il proprio network internazionale, partecipare alle conferenze, reali e virtuali, avere contatti sparsi in cinque continenti, altri giovani che condividono lo stesso punto di vista sul mondo interconnesso di oggi. Vuol dire che durante il tuo lavoro di volontario sei sicuro di avere sempre qualcuno a cui fare riferimento, chiedere consigli e con cui confrontarti e nel tempo libero e alla fine della tua esperienza in comitato avere amici in Italia e nel mondo, con cui hai condiviso un’esperienza edificante.”
L’associazione, che è no-profit, permette di rimanere nel network anche dopo essersi laureati, con Aiesec Alumni, per mantenere viva la propria formazione ed aiutare altri studenti, vengono organizzati conferenze, workshop, lecture e raduni, attività a livello Nazionale e Internazionale.
Per diventare un membro Aisec bisogna accedere a una selezione, che è appena iniziata, compila questo form per essere contattato dal Comitato Locale più vicino a te e fissare (senza nessun impegno!) un incontro o una chiamata in cui ti verrà spiegato nel dettaglio cosa puoi fare in AIESEC. E’ il momento giusto per farlo, potrai cominciare a sognare la tua esperienza all’estero per la prossima estate.
Chiudiamo con un altro estratto dal Magazine di Aiesec, Grazia Ponsillo parla della propria esperienza all’estero.
“Perché andare? Per respirare un’aria nuova, ed è possibile farlo soltanto andando. Puoi immergerti in un’altra cultura e puoi cambiare la tua vita, avevo bisogno di farlo. Perché lasciando il mio posto avrei potuto trovare la vera “me” in un posto nuovo. La domanda non è “perché andare?” ma è “perché no?”.