Il percorso aiuta a sviluppare diverse forme di intelligenza umana: sociale, emotiva e pratica. Lo racconta il CEO, Boris Walbaum
Boris Walbaum
CEO e Founder di Forward College
Un soggiorno in un’università internazionale è ormai da tempo una tappa quasi scontata per tanti studenti che decidono di studiare viaggiando: che sia un semestre all’estero nell’ambito di un percorso di studi intrapreso nel Paese di origine o, per i più avventurosi, l’inizio e la conclusione di un corso di laurea lontano da casa. Ed è in questo contesto che nasce Forward College.
Il mondo di oggi, sempre più iperconnesso, apre nuovi scenari anche nel settore della formazione. Secondo i dati raccolti dall’University of California Merced, l’84% dei ragazzi che ha studiato all’estero ritiene che sia stato d’aiuto per sviluppare competenze preziose per il mercato del lavoro, tanto che il 90% di questi ha ottenuto un lavoro entro 6 mesi, con stipendi di partenza più alti.
Forward College, di cosa si tratta
Sulla scia di questo cambiamento, abbiamo deciso di fondare Forward College: un programma di studio triennale unico nel suo genere, che si snoda attraverso tre città europee. Gli studenti, di provenienza internazionale, iscritti al corso di laurea hanno infatti la possibilità di studiare il primo anno a Lisbona, il secondo anno a Parigi e il terzo anno a Berlino.
Il viaggio e l’esperienza in diverse città lasciano in eredità nuove prospettive, una visione del mondo arricchita e una serie di nuove competenze, come l’adattabilità, l’apertura mentale, e la costruzione di ponti tra culture e contesti, importanti per la vita personale, ma anche professionale. Mi riferisco anche alla sfera professionale, considerando che stiamo assistendo a una rapida evoluzione anche nel mondo del lavoro.
Le cause? Innumerevoli: dal cambiamento climatico, all’intelligenza artificiale dalle disuguaglianze crescenti alle democrazie vacillanti e, purtroppo, molto altro ancora.
Tutti i recruiter lo dicono: i laureati devono dimostrare di possedere soft skill e competenze digitali oltre al titolo di studio. Essere intelligenti non basta, soprattutto perché l’intelligenza artificiale trasformerà il nostro modo di lavorare.
I laureati verranno valutati in base alla loro volontà di uscire dalla comfort zone, alla loro sensibilità in contesti internazionali, alla loro capacità di collaborare in team, di guidare progetti e di prendere iniziative, alla loro resilienza di fronte all’incertezza, e, infine, alla loro competenza tecnologica.
Forward College, largo a una formazione innovativa
Eppure, nonostante il cambiamento sia ormai in atto, molti giovani temono che le università tradizionali non rispondano a queste urgenti necessità. Forward College cerca di rispondere a questo nuovo contesto, combinando l’eccellenza accademica con l’offerta di un programma di formazione innovativo: non solo ci si aspetta che gli studenti siano competenti e brillanti, ma anche che sviluppino queste competenze che non possono essere insegnate se non attraverso esperienze di real-life.
Per questo motivo, ci sono corsi di laurea accademici in data science, politica e relazioni internazionali, business, economia e psicologia erogati da istituzioni autorevoli come LSE o dal King’s College.
Com’è strutturato il Forward College
Sappiamo però che gli studenti non vogliono sentirsi spaesati, come accade nelle grandi aule. Per questo abbiamo deciso di puntare su un insegnamento al 100% in piccole classi, con una media di 15 studenti e un tutoraggio settimanale one-to-one per dare loro la giusta attenzione. Questo fa un’enorme differenza, perché alimenta un forte rapporto tra insegnanti e studenti, cosa che li ispira. In questo modo, la vita studentesca risulta più accogliente e amichevole rispetto alle grandi istituzioni.
Sviluppo della Human Intelligence
Ma l’eccellenza non è solo accademica. Il cuore dell’istruzione del Forward College è incentrato proprio sullo sviluppo delle diverse forme di intelligenza umana. Si tratta infatti di sviluppare:
- l’intelligenza sociale per creare una rete, collaborare meglio e coltivare relazioni di fiducia;
- l’intelligenza emotiva per garantire il proprio benessere e sviluppare la propria creatività;
- l’intelligenza pratica per realizzare progetti che facciano la differenza nel mondo, con l’aiuto della tecnologia.
Come fare real-life experience
Ma nessuno acquisisce questo tipo di competenze attraverso i libri e gli esercizi in classe: è necessaria quella che abbiamo definito real-life experience.
Per questo motivo utilizziamo tecniche di formazione che si basano su progetti scelti direttamente dagli studenti, per cui si lavora in team. È molto più difficile di quanto si possa pensare! Però la maggior parte degli studenti lo trova sia più impegnativo sia più gratificante alla fine, e questo è un successo.
Questo è il motivo per cui ogni squadra viene seguita lungo il percorso: per essere aiutata a riflettere sulle proprie difficoltà, siano esse pratiche, sociali o emotive. Si tratta di aiutarli a imparare, a riprendersi dalle sfide e ad andare avanti, sempre. È questo il senso della vita.
Il valore di questa esperienza porta a immense ricompense in termini di competenze: attraverso questo metodo, gli studenti hanno l’opportunità di studiare sviluppando al tempo stesso le loro competenze trasversali e di vita, acquisendo un’istruzione a tutto tondo che li renderà pronti a entrare nel mondo del lavoro e a diventare dei positive changemakers.