Avete finito di studiare? Avete appena completato la maratona di aggiornamento dei Curricula? Bene, è il momento di rilassarsi un po’. Oggi abbiamo scelto di portarvi in un tour semiserio alla scoperta dei tesori della Casa Universitaria Tipo.
La Caldaia Cimelio è solo la prima delle Sette Meraviglie sparse, camaleontizzate a volte, nella casa-universitaria tipo. Temprata dagli anni e dal puntuale salto del controllo, vedetta onnisciente e macaco sulla parete scrostata, incastrata nell’angolo più ottuso del locale, guarda in faccia un altro oggetto maximo, caracollante eppure intero a dispetto dei dispetti e delle nottate giuglesche: il tavolo.
Il Tavolo Universitario è rattoppato e riarrangiato con giunture dei più svariati materiali: un tendine di nastro isolante, una rotula bullonata (con bullone rigorosamente inadatto all’uso), un cerotto idrorepellente, e abbellito di cerchiate di caffè stratificatesi nel corso dei secoli. Guardandolo in controluce, noterete una simpatica montagnola di materiale caramellato, ormai highlander al detersivo più aggressivo. Lì, l’epitaffio, lì, il memento, alla memoria della indiscussa patrona e confidente, consolatrice e motivatrice Caffettiera Universitaria. Nessuna dissertazione sulle sue qualità sarà fatta, perché non basterebbe: vi diremo solo che, in un sondaggio anonimo e privacyzzato al massimo, il 20% degli universitari confessa di dormirci assieme almeno una volta alla settimana.
Quarto, l’evidenziatore nuovo. Questo oggettino, magnifico assistente di nottate insonni, sarebbe di per sé clamorosamente quieto e negletto, non fosse per la sua meravigliosa abilità di sparire nel momento del bisogno. Salvo ricomparire, magicamente, (e ovviamente finito) al trasloco.
A dire il vero, questo fenomeno di sparizioni cicliche interessa un po’ tutti gli oggetti all’interno dello spazio cucina|soggiorno|ingresso. Un paio di cervelloni di Harvard rischiavano di vincere un Nobel in matematica studiandone le leggi arcane e imperscrutabili, ma inutile dire che la variabile evidenziatore li ha fregati mentre stappavano la Coca Cola personalizzata della vittoria.
Eccoci giunti al Frigo, quinto ma non in quanto a dispensa d’eccellenza di vaghe delusioni. La spesa universitaria segue una parabola discendente verso la lattina di tonno. Che rimarrà sola.
Sesta posizione per uno dei fenomeni più inusitati, magnifici e studiati del globo, capolavoro del genio e dell’adattabilità umana: la lavastoviglie cavernosa/dispensa è al vaglio degli esperti come rara forma di conciliabilità fra calcare e conservazione dei cibi, in particolare pasta e derivati. Seguiteci per gli aggiornamenti.
E visto che ci siamo, vi ragguaglieremo anche sull’avanzamento degli studi balistici riguardanti la capacità della nostra Settima Meraviglia di tenere il baricentro. Il popolare “sotto il materasso” per l’universitario è una filosofia di vita. Anzi, proprio a volerla dire, con tutta l’internazionalizzazione in giro, sarebbe da svecchiare con un “Lèttoni e lettòni”.
L’autrice: Mariateresa Amatulli, 23 anni, ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Macerata nel 2014. Attualmente è in procinto di iscriversi ad un corso di laurea magistrale in Scienze politiche, in particolare Relazioni internazionali.
Nel corso degli studi triennali ha collaborato spesso con web magazine e redazioni
Ha partecipato alla gara “Ti piace scrivere? Aiutaci a creare contenuti per il blog!” perché U2B dà l’opportunità di esporre le proprie idee e progetti in maniera diretta ed efficace.