Lo dichiara il rapporto di AlmaLaurea, ma lo confermano gli stessi studenti dell’Università di Pavia che si ritengono soddisfatti e pronti a intraprendere una carriera lavorativa a meno di un anno dalla laurea
Sono soddisfatti, preparati e sicuramente rifarebbero la stessa scelta: ecco cosa pensano i neolaureati che hanno deciso di studiare all’Università di Pavia. La qualità dell’istruzione è sicuramente determinante, ma non è l’unico fattore che rende l’Ateneo un caso di successo; i risultati positivi si riscontrano, infatti, anche una volta terminati gli studi, quando i giovani riescono a trovare lavoro entro un anno dalla laurea.
Lo confermano i dati del XXIV Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati dell’Università di Pavia, realizzato coinvolgendo 4.966 studenti che nel 2021 hanno indossato la corona d’alloro (2.550 di primo livello, 1.631 magistrali biennali e 780 a ciclo unico). Lo studio ha indagato anche sulla condizione occupazionale dei giovani: in questo caso, ha coinvolto 2.483 laureati triennali e 2.223 laureati magistrali del 2020 contattati dopo un anno dal conseguimento del titolo.
Procediamo per gradi, individuando in primis ciò che rende gli studenti pavesi orgogliosi e soddisfatti per aver scelto questo ateneo.
XXIV Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati, gli indicatori di valutazione
L’analisi è stata realizzata sulla base di quattro sezioni su cui gli studenti coinvolti hanno dovuto esprimere le loro preferenze:
- Rapporto con i docenti, per il quale il 91% del campione si ritiene soddisfatto;
- Carico di studio, considerato complessivamente adeguato dall’85,7% degli studenti;
- Aule, che l’85,5% del cluster ritiene idonee;
- Esperienza complessiva, che soddisfa le aspettative di quasi il 92% degli studenti.
In generale, il 74% dei neolaureati ripeterebbe l’esperienza formativa all’Università di Pavia, mentre il 9,1% si iscriverebbe nuovamente allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.
L’età media di chi si laurea è 25 anni per il complesso dei laureati, nello specifico 24 anni per quelli di primo livello e 26,4 anni per i magistrali biennali. Il 68,5% dei laureati termina l’università in corso: in particolare è il 65,7% tra i triennali e il 76,9% tra i magistrali biennali.
Università di Pavia, gli studenti trovano lavoro a meno di un anno dalla laurea
Ma come abbiamo già detto, il buon nome dell’Università di Pavia non riguarda solo la qualità della formazione accademica, le competenze dei docenti, le partnership con altri atenei (è recente il lancio del Bachelor of Science in Artificial Intelligence in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca), e la soddisfazione degli iscritti, ma si spinge addirittura oltre. È anche legata alla facilità con cui si trova lavoro. Vediamo nel dettaglio cosa dicono i dati relativi agli studenti in possesso di una laurea triennale e a coloro che hanno proseguito con la magistrale.
I laureati di primo livello (laurea triennale)
L’80,2% ha ottenuto una posizione dopo un solo anno dal conseguimento della laurea. E non è tutto, il 68,9% degli occupati considera il titolo di studio molto efficace o efficace per il lavoro svolto; più nel dettaglio, il 62,4% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università. La retribuzione è in media di 1.452 euro mensili netti.
I laureati di secondo livello (laurea magistrale)
Per i laureati di secondo livello, il tasso di occupazione è pari al 78,8% (9,8% disoccupazione). Il 25,2% degli occupati può contare su un contratto a tempo indeterminato, mentre il 37,9% su un lavoro a tempo determinato, il 12% svolge attività autonoma con retribuzione media di 1.490 euro mensili netti (1.405 euro per i magistrali biennali e 1.746 euro per i magistrali a ciclo unico). In questo caso il salario ammonta in media a 1.490 euro mensili netti (1.405 euro per i magistrali biennali e 1.746 euro per i magistrali a ciclo unico).
Gli studenti dell’Università di Pavia trovano lavoro, ma cosa fanno?
Sempre il Rapporto di AlmaLaurea suggerisce che il 76,7% dei laureati trova un impiego nel settore privato, mentre il 21,1% nel pubblico; ancora, il 2,1% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 75,8%, mentre l’industria accoglie il 24,1% degli occupati; 0,1% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.
L’Università di Pavia sigla un accordo con Rta Robotics
A conferma di quanto sia importante favorire un dialogo tra imprese e mondo accademico, Rta Robotics – una startup del Gruppo Rta specializzata in motion control, nata per offrire soluzioni scalabili in ambito factory automation – e l’Università di Pavia hanno siglato un accordo che ruota attorno a tre obiettivi specifici:
- attivare uno scambio di competenze e di know-how tecnico sulla robotica avanzata;
- supportare l’Università grazie a robot messi a disposizione degli studenti e dei dottorandi;
- creare le condizioni perfette per un sistema aperto, con personale con le giuste competenze e preparazione.
A partire da ottobre 2022 Rta Robotics finanzierà inoltre un Dottorato di Ricerca in Robotica Industriale: il dottorando lavorerà in RTA e svolgerà, in parallelo, attività di ricerca applicata volta a realizzare pubblicazioni accademiche. «Con RTAabbiamo siglato un accordo win-win: ci viene messo a disposizione un Robot Antropomorfo per poter fare ricerca e sviluppare pubblicazioni scientifiche, mentre noi offriamo al nostro partner una consulenza tecnica su temi particolarmente spinti», ha dichiarato Hermes Giberti, docente di Robotica e pro-rettore dell’Università di Pavia.